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205825158-c2567386-321f-40f7-b3a4-8b26a7de4cc2Il padrone della televisione. Così forbito, e cerimonioso e cardinalizio con le sue mani giunte. Chi lo protegge il signor Vespa, chi lo rende tanto forte da sfidare tutti e tutto dopo una giornata di inviti e di pressioni a non mandare in onda l’intervista a Riina junior?  È protetto o è lui stesso, così forte ormai, da proteggere gli altri, deputati, uomini pubblici a vario livello, giornalisti stessi che anelano un invito, una chiamata nel suo salotto televisivo, e se non stasera magari la prossima?

Se n’è fregato della bufera politica, solo di facciata se non sarà seguita dalle conseguenze del caso, e ci ha offerto, ha offerto a chi segue la sua trasmissione, le sue trasmissioni (posso vantarmi, anche se non serve a nulla, di non averne mai visto una), l’idea di famiglia secondo Riina. Riunita attorno al tavola per la cena con lo sguardo fisso alla televisione che trasmette le immagini delle stragi di Capaci e di via D’Amelio.

Ho letto stamattina che al figlio di Totò Riina ha chiesto se ha rispetto per Falcone e per Borsellino. E che il suo ospite avrebbe risposto: “Ho rispetto per i morti. Per tutti i morti”. Ma i due magistrati-simbolo non sono “tutti i morti”. Non sono morti qualunque. Sono magistrati uccisi per aver combattuto la mafia raggiungendo risultati epocali nonostante le complicità di Stato. Ho letto anche che il “padrone” della televisione pubblica ha introdotto il programma dicendo: “Per combattere la mafia bisogna conoscerla”. Il massimo della disinformazione. Perché anche l’editore di Riina family life, il libro promosso da Porta a Porta, ha detto che non è un libro di mafia, ma di ricordi ed emozioni di famiglia. I ricordi e le emozioni con cui è cresciuto Riina junior, oggi trentanovenne e con la sua pena per mafia scontata in carcere. Ora il punto è: la Rai non è una TV privata. La paghiamo noi. E il signor Vespa doveva mostrare rispetto per i cittadini che avrebbero disapprovato la sua scelta. Ma è lì da sempre, dominus incontrastato, nel suo elegante salotto. E sa che dopo la bufera politica tornerà il sereno.

(g.c.)

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