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Mancanza di infrastrutture, la Rete delle Professioni Tecniche compie un importante passo avanti e fissa un appuntamento con le forze politiche tra sei mesi per individuare gli elementi innovativi rispetto allo stato attuale e gli sviluppi relativamente alle richieste inoltrate sabato, nel corso del convegno sul tema “Infrastrutture, quale futuro per la provincia di Agrigento e la Sicilia centromeridionale?” svoltosi al teatro Pirandello, durante il quale hanno relazionato Giancarlo Cancelleri, sottosegretario di Stato al ministero Infrastrutture e Mobilità, e Marco Falcone, assessore regionale Infrastrutture e Mobilità.

La Rete delle Professioni Tecniche di Agrigento, che ringrazia il Comune di Agrigento e la Fondazione Teatro Pirandello per la fruizione del Teatro, ha chiesto “a Stato e Regione un nuovo piano di investimenti speciali per il rilancio della Sicilia, con particolare riferimento al territorio centromeridionale che punti a dotare il territorio agrigentino di uno scalo aeroportuale raggiungibile in meno di un’ora; a una concreta chiusura dell’anello autostradale su strada gommata che possa servire anche i territorio attualmente isolati come quello agrigentino; a dotare il territorio regionale di una rete dell’alta velocità su strada ferrata che raggiunga anche la provincia di Agrigento; a potenziare i porti della Sicilia, con particolare attenzione alla fascia centromeridionale, per attirare il flusso navale turistico e commerciale in transito nel Mediterraneo; a una concreta realizzazione del Ponte di Messina, infrastruttura fondamentale per richiamare nuovi investimenti utili al potenziamento di porti, strada ferrata e gommata”.

Le diverse le condivisioni da parte di forze politiche e istituzionali sul tema in argomento, gettano le basi per la realizzazione di quelle infrastrutture che si pongono alla base dello sviluppo socioeconomico della Sicilia centromeridionale e, soprattutto, del territorio agrigentino.