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COMUNE FACCIATA (Custom)Tra i commenti alla notizia dell’incendio, probabilmente doloso, dell’automobile del presidente di Cittadinazattiva Domizio Mineo, molto atteso era quello del sindaco Pasquale Amato, che è stato protagonista, negli ultimi mesi, di una lunga e durissima polemica con Mineo, culminata nel diniego da parte del sindaco alla concessione dei locali della biblioteca comunale per lo svolgimento di una iniziativa promossa da Cittadinzattiva.

 “Dopo appena un mese dall’atto intimidatorio in danno dell’ing. Concetta Di Vincenzo, provo dispiacere e rammarico nell’apprendere che l’auto del signor Domizio Mineo è stata data alle fiamme, tornando a ripetersi un atto criminale che va condannato e che non può verificarsi in una società civile! E’ necessario – continua Amato – liberarsi dal linguaggio tipico criminale, dal rapporto delegittimante con le istituzioni, dall’ammissione della evasione anche minore, dagli allacci abusivi, dall’illecito appropriamento di diritti non dovuti, perché l’insieme di questi piccoli difetti costituisce e si propone come terreno fertile, dove la illegalità, la mafia, la criminalità possono compenetrare, perché il sistema si rilega, dal piccolo al grande, al margine istituzionale.

Se in modo autentico – conclude il comunicato – vogliamo che la nostra diventi a tutti gli effetti una società che possa competere sul mercato col patrimonio non indifferente di cui dispone, per dare in questa terra un avvenire ai nostri figli, allora dobbiamo impegnarci senza se e senza ma ad espellere la “malarazza””.

Dello stesso tenore l’intervento su facebook del vicesindaco Daniele Balistreri: “Ho appreso che nel nostro Paese si è verificato un grave atto intimidatorio nei confronti del Sig.Domizio Mineo!
Gravissimo atto! Dobbiamo impegnarci tutti, in ogni struttura del nostro vivere sociale, dalla famiglia al mondo del lavoro, alle Istituzioni a non propagandare forme e metodi che portano o istigano alla contrapposizione sociale,al denigrare, al millantare perché è in questi atteggiamenti che si annida la violenza ! E’ giusto precisare che ognuno di noi, ciascuno per il proprio compito e ruolo istituzionale, è chiamato a fare la propria parte e condannare tutte le forme di violenza”