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mostra di abiti d'epocaUna passeggiata culturale all’insegna delle suggestioni del gattopardo e dei vice re. E’ questo uno degli eventi che potranno essere vissuti domenica prossima a Palma di Montechiaro in occasione della giornata di chiusura della mostra “Scampoli di memoria in costume. Il Gattopardo”, inaugurata lo scorso 28 novembre presso il Palazzo ducale in cui si possono ammirare abiti ed oggetti antichi della collezione Piraino. L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito del programma di eventi “Scenari e luoghi del tempo: l’anima e l’epoca dei Tomasi di Lampedusa a Palma di Montechiaro”, co-finanziato dall’ assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità del territorio locale, all’interno di una più vasta attività di sviluppo sociale e culturale legata al patrimonio isolano.

La giornata sarà articolata in due momenti: al mattino, l’interessante passeggiata tra i luoghi più belli della cittadina del gattopardo e nel pomeriggio un incontro tematico dedicato agli usi, ai costumi e alle specificità locali quali strumenti di fruizione per la conoscenza diretta della storia dei luoghi e della loro identità. Nel corso della passeggiata i visitatori prenderanno parte ad un itinerario, che si snoderà attraverso i vicoli della cittadina, in un percorso evocativo della storia della famiglia Tomasi di Lampedusa. L’itinerario sarà condotto da Pierfilippo Spoto, operatore culturale e guida esperta di turismo relazionale che più volte ha organizzato passeggiate alla scoperta delle bellezze naturali presenti nel territorio palmese.

Nel pomeriggio, invece, si svolgerà il dibattito sugli usi e costumi locali cui prenderanno parte i rappresentanti dell’amministrazione comunale, a partire dal sindaco Pasquale Amato, e del governo regionale, operatori culturali e animatori del territorio. Prevista anche la presenza del professore Raffaello Piraino, docente di Storia del costume presso l’Accademia di Belle arti di Palermo, al quale va il merito di avere raccolto, con grande impegno e dedizione, gli oggetti che animano la mostra, riportando all’attenzione della collettività oltre due secoli e mezzo di vita quotidiana di uomini e donne siciliani, aristocratici e borghesi facoltosi vissuti tra il 1700 e il 1950.