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“È necessario tutelare i commercianti licatesi, già provati dal lockdown in fase Covid-19 e porre in essere azioni utili ad agevolare l’economia locale, invece di mortificarli ulteriormente”. La sezione Lega Salvini Premier non ci sta e chiede la revoca della chiusura pomeridiana del cimitero licatese. Sono evidenti le perdite economiche che i commercianti del settore floreale stanno subendo, a causa della scelta adottata dai vertici comunali locali di chiudere il camposanto. “Licata, in palese stato di abbandono – spiega la sezione – non può subire la mortificazione di un ulteriore danneggiamento di un settore già al collasso, dati i numerosi eventi annullati. Come è noto, è minimo il numero delle persone che si recano al cimitero durante la mattina, ciò a causa delle alte temperature che rendono ancora più faticose le salite o per impegni lavorativi, prediligendo così le ore pomeridiane, oggi impedite da tale chiusura. Questa scelta non fa altro che creare disagi ai cittadini, nonché perdite economiche ai fiorai che non possono vendere il proprio prodotto. Perché questa ulteriore umiliazione per i licatesi? Intanto pare che questi, autonomamente, abbiano dato il via ad una petizione, affinché si ritorni alla regolare riapertura del luogo sacro, permettendo così anche agli emigrati di portare un fiore ai propri cari in un orario consono. Secondo la scelta del vertice amministrativo, la riduzione degli orari si dovrebbe protrarre fino all’11 settembre, pertanto la sezione si auspica, sia per i fiorai che per i cittadini in genere, che l’amministrazione comunale possa porre finalmente fine a tali “facezie” e si renda conto che Licata vive sul filo del rasoio e non può permettersi ulteriori errori.