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raccolta rifiutiIl sindaco Angelo Cambiano ha presentato le sue controdeduzioni dopo la proposta presentata da dieci consiglieri comunali che hanno chiesto il ritiro della proposta delibera approvata dalla Giunta per il ritorno alla gestione in house del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ecco il documento diffuso dal primo cittadino.

“Il vantaggio di una gestione in House del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, rispetto a quella di un affidamento a terzi, misurato in soldoni è pari ad oltre 1.500.000,000 euro l’anno, con conseguente abbattimento dei costi anche a carico dei contribuenti. Da ciò la ferma posizione dell’Amministrazione comunale di difendere quanto già a suo tempo deliberato dal Consiglio comunale e di tutti gli atti che ne sono derivati a favore della scelta della gestione in House. E’ questa, in sintesi, la risposta ai dieci consiglieri che, il 18 Febbraio scorso, hanno presentato una proposta di deliberazione per l’annullamento della deliberazione 66 dell’8/9/2015, con la quale è stata approvata la gestione in House del Servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Licata, proponendo, invece, l’affidamento dello stesso a terzi. Proposta che, tra l’altro, è arrivata soltanto quando già la Giunta Municipale ha predisposto gli atti da sottoporre quanto prima al Consiglio comunale perchè approvi tutti gli strumenti indispensabili per l’avvio della società in House e per uscire dalla Dedalo Ambiente, la cui partecipazione per il nostro Ente costituisce un pensante onere economico – finanziario. E’ anche strano che tra i firmatari della proposta ci sono alcuni consiglieri comunali che hanno vissuto e condiviso il lungo e travagliato percorso decisionale che, nella scorsa estate, ha portato il Civico consesso alla scelta della modalità della gestione in House. Le controdeduzioni mettono in luce tutti vantaggi derivanti al Comune e alla cittadinanza dall’adozione della gestione in House del servizio. Il vantaggio economico non è solo di 648.700,85 euro della gestione in House rispetto a quella esternalizzata, come nell’ipotesi fatta dai Consiglieri comunali proponenti la modifica, vantaggio soltanto riferita ai dati e ai servizi di base riportati nel Piano di Intervento, perchè, volendo fare una proiezione comprensiva di tutti i servizi accessori che il Comune potrà chiedere, e tenuto conto di altre considerazioni, la forbice tra le due gesitoni sale ulteriormente e vertiginosamente, con un risparmio complessivo stimato ad oltre 1.500.000,00 euro.

Angelo CambianoA tale determinazione, si giunge tenendo conto dei seguenti vantaggi:
1. recuperi di costo che il Comune otterrebbe a seguito della compensazione di Iva attuata dalla Società;
2. effetti, anche economici, che la società in house avrebbe sul territorio;
3.economie di gestione che la stessa assicurerebbe al Comune di Licata, con la realizzazione, da parte della medesima società in house, di diversissimi servizi accessori;
4. flessibilità di una società in house, che consentirebbe di riorganizzare, in tempi celeri, il servizio e che si contrapporrebbe, nel caso di esternalizzazione, ad un rigido contratto di appalto, la cui modifica comporterebbe necessariamente l’andare a rinegoziare con la ditta esterna le condizioni di appalto, con conseguente costo aggiuntivo per la comunità;
5. disponibilità di un’organizzazione che potrebbe effettuare interventi di protezione cvile o interventi imprevisti, sostenendo solo “i costi vivi”;
6. il costo da sostenere per l’implementazione di nuova risorsa umana sarebbe inferiore nel caso della gestione in House, rispetto alla gestione esternalizzata. Infatti, nel primo caso (gestione in house) le agevolazioni concesse dallo Stato per le nuove assunzioni si tramuterebbero immediatamente in una minore spesa per la società e in un minor costo per il Comune, mentre nel secondo caso si tramuterebbe in un vantaggio per la sola ditta che si vedrebbe pagato il costo della manodopera per intero, sostenendo in effetti un costo inferiore;
7. certezza che le possibili riduzioni di servizio, per qualsiasi motivo, si tradurrebbero in automatico in una riduzione dei costi;
8. effetti che la presenza di una società di tale peso avrebbe nei confronti di altri Enti ed Organismi presenti nel territorio.

Da anni ormai, dopo le esperienze negative della gestione privatistica di acqua (con Girgenti Acque) e di tributi (con Engineering), tutti, politici e non, chiedono di poter ritornare alla gestione diretta, in house, riconoscendo che le scelte operate negli anni passati hanno creato un danno alla Città e ai suoi cittadini. Oggi non si capisce perché la scelta di un’altra esternalizzazione, né a cosa ci porterebbe. L’intento dell’Amministrazione è solo quello di creare una società, assoggettata ad un controllo gestionale stringente (ANALOGO), che difficilmente potrà avere fughe in avanti in termini di “scelte autonome” che possono compromettere i costi preventivati. Questo lo dice la legg e lo impone il controllo ANALOGO, nato proprio per questo fine. Non vi è tempo da perdere e bisogna partire presto, anche alla luce delle penalità, o premialità, previsti dall’ultima Finanziaria regionale, che punisce, o premia, pesantemente i Comuni inadempienti o virtuosi, in ordine al raggiungimento della percentuale di raccolta differeziata prevista dalla norma (65%). Come è noto l’Amministrazione è già partita avviando i primi passi, come la presentazione di un progetto presso il consorzio Comieco e l’avvio, tramite la Dedalo, di un progetto sperimentale nel quartiere Montecatini. Ma ora è necessario partire, è giunto il momento di definire gli atti e le procedure in itinere, per procedere alla costituzione della Società in House, per dare giusto epilogo e valore al tempo impiegato e dedicato alle necessarie verifiche ed ai dovuti passaggi preliminari. Una interruzione di processo si tramuterebbe repentinamente da investimento in danno, e questo, ne sono sicuro, non ce lo possiamo permettere e faremo di tutto per non permetterlo”.

Il sindaco Angelo Cambiano