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beni mafiaSull’Albo pretorio online del sito istituzionale del Comune, l’ufficio Patrimonio (dipartimento Affari Generali) ha pubblicato la lista degli immobili sottratti alla mafia e oggi a disposizione del Comune. Costante su questo aspetto è stato nei mesi scorsi il monitoraggio operato dall’associazione “A testa alta” che ha inoltre chiesto a gran voce (e continua a farlo) l’adozione di un regolamento da parte del Consiglio comunale per disciplinare l’utilizzo dei beni. “Finalmente – si legge in una breve nota diffusa dall’associazione – è stato pubblicato l’elenco dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e trasferiti al Comune di Licata. Per i beni assegnati a terzi, tuttavia, non risultano ancora i dati identificativi del concessionario, gli estremi, l’oggetto e la durata dell’atto di concessione. Nei mesi scorsi, era stata l’associazione “A testa alta” a denunciare la grave violazione da parte del Comune di Licata dell’art. 48, terzo comma, lett. c) del Codice Antimafia (D.Lgs. 06-09-2011, n. 159), che prevede l’obbligo a carico degli enti territoriali di rendere pubblico, con adeguate forme e in modo permanente, l’elenco (periodicamente aggiornato) dei beni confiscati ad essi trasferiti”.