Pubblicità

Astanteria fantasma e criticità diffuse al Pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso. La denuncia è della Cisl Funzione Pubblica con una nota a firma del segretario aziendale Alessandro Farruggia. La missiva è indirizzata al direttore sanitario Mancuso, al direttore delle Risorse umane Muscarnera, al direttore sanitario del San Giacomo d’Altopasso Avenia e al commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia. La denuncia scaturisce da un’assemblea nel corso della quale “è emersa una situazione particolarmente grave rispetto all’eccessiva carenza di organico che pregiudica l’assistenza sanitaria nei confronti dell’utenza e determina condizioni di malessere organizzativo nei dipendenti costretti a sopperire a tali carenze”. Nulla di nuovo verrebbe da dire. Le carenze di organico all’ospedale sono state segnalate più volte dal nostro giornale oltre che dallo stesso personale infermieristico e dai medici. “Diverse unità operative del presidio ospedaliero – continua la nota della Cisl – garantiscono i livelli essenziali grazie al sacrificio di pochissimi medici, infermieri, Oss e qualche ausiliario che, a seguito di disposizioni di servizio, fronteggiano le carenze di altre unità operative oltre a quelle di appartenenza”. Secondo quanto mette in evidenza l’organizzazione sindacale, “ancora più grave risulta la situazione in cui versa il Pronto soccorso dove, non solo non è prevista nessuna area grigia essenziale per il monitoraggio degli accessi, ma addirittura è stata realizzata una pseudo astanteria peraltro non prevista dall’atto aziendale e neanche in dotazione organica dove sostano per 3-4 giorni pazienti con accesso al Pronto soccorso in attesa di essere smistati negli altri reparti. A ciò – prosegue l’organizzazione sindacale – si aggiunge il disservizio legato all’attesa anche di 24 ore dei risultati dei tamponi molecolari Covid che sappiamo essere importanti per l’accesso alle cure primarie e secondarie”. La richiesta della Cisl è quella di “predisporre con urgenza l’implementazione nelle diverse unità operative al fine di creare una condizione lavorativa migliore rispetto ad una situazione che da tempo riteniamo penalizzante per gli operatori e per i cittadini”.