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carmelo-pullaraC’è frode dietro l’appalto da 160 milioni per le assicurazioni delle Asp provinciali bloccato dalla Regione siciliana? Il presidente Crocetta dichiara di nutrire seri dubbi sulla società che si è aggiudicata la gara, la Am Trust, e ha avviato la procedura per il suo annullamento/revoca: non ritenendola “assolutamente conveniente per la Sicilia”.
I primi dubbi il Governatore ha cominciato a nutrirli già dal momento dell’espletamento. Ne ha parlato con l’assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino e insieme si sono chiesti com’era possibile fare una gara di un tale importo. I due amministratori regionali hanno poi scoperto, in seguito a una ricerca effettuata, che l’importo era addirittura raddoppiato rispetto a quello iniziale di 75 milioni. Crocetta, che ha inviato un esposto alla Questura di Palermo e ha predisposto un carteggio per la Corte dei Conti, dice che l’assicurazione oltre a essere costosa è pure inutile perché “la franchigia non coperta è al di sotto dei 150 mila euro, e tutti gli incidenti che si sono verificati nell’Asp in questi anni non hanno mai raggiunto questa soglia”. 

fc025f9360c352d8389bffd5905b426c-335x175L’azienda capofila del maxi appalto è l’Arnas Civico di Palermo di cui è commissario il nostro concittadino Carmelo Pullara, che ha subito stemperato le polemiche sul ruolo dell’Azienda ospedaliera palermitana nella vicenda. Chiamato in causa, il dottore Pullara ha detto di aver fatto quello che gli era stato chiesto dal Coordinamento dell’assessorato regionale da quando, il 29 giugno del 2012, l’Arnas Civico era stata individuata come capofila.
“Prima della pubblicazione del bando – ha detto Pullara – è stata fatta un’indagine di mercato finalizzata a verificare, se qualcuna delle compagnie assicurative potesse essere esclusa dall’avviso e dopo aver raccolto alcune eccezioni sollevate, lo stesso è stato modificato per consentire a tutti di partecipare; la medesima cosa è stata fatta nei confronti delle aziende sanitarie, per evitare che nel capitolato ci fossero delle clausole che le aziende ritenessero non corrette. Ciascun passaggio si è svolto in sinergia con l’assessorato alla Salute. Il bando prevedeva l’aggiudicazione di 5 lotti; quella provvisoria di tre lotti è avvenuta il 9 aprile 2013, divenendo definitiva 35 giorni dopo; non sono stati mossi rilievi dall’assessorato e i contratti sono stati sottoscritti il 25 giugno 2013. Per gli altri due – dice ancora Pullara – la gara è andata deserta e a metà maggio l’assessorato ci ha individuato nuovamente come azienda capofila; si è proceduto all’aggiudicazione anche di questi due lotti residui, le procedure sono state eseguite in modo trasparente. Sulla procedura dubbi e ombre non possono essere sollevati – ha concluso – se le Regione vuole modificare la metodologia di assicurazione delle aziende, questa è una scelta politica”.