Pubblicità

Palazzo-degli-ScolopiSospendere urgentemente il “bando per assistenza economica mediante impiego in servizi di utilità”. E’ questa la richiesta avanzata, in due distinti documenti, da alcuni genitori di studenti con disabilità e dai consiglieri comunali Giulio Castellino, Calogero Malluzzo e Letizia Pace. Il bando prevede la composizione di una graduatoria per lo svolgimento dei servizi di assistenza igienico-personale ai portatori di handicap scolarizzati” e quelli di assistenza domiciliare agli anziani e di accompagnamento dei soggetti disabili con scuolabus. Tra i requisiti richiesti dal bando, pubblicato dopo la notizia che il Distretto socio-sanitario non avrebbe più pagato gli assistenti, oltre al possesso di un titolo idoneo, anche il reddito. Pertanto, il Comune non assegnerà più il servizio alle cooperative specializzate ma a soggetti (per un massimo di 4 mesi), in possesso dei requisiti professionali, che si trovino in una situazione di difficoltà economica.

La richiesta di sospensione, limitatamente all’assistenza igienico-personale, è dovuta al fatto che quest’ultima figura “operi a stretto contatto con il corpo docente e, pertanto, non può essere considerato alla pari degli altri servizi”. Data la rilevanza della figura, dunque, secondo i 3 consiglieri, i genitori devono essere garantiti sulla professionalità degli operatori che non possono essere selezionati  “attraverso una graduatoria basata sull’Isee”. Inoltre, “il bando in oggetto di fatto toglie ai genitori la possibilità di scegliere la ditta che offra loro maggiori servizi o della quale maggiormente si fida per professionalità e serietà, oltre alla possibilità di avere lo stesso operatore per tutto l’anno scolastico”. Ed proprio su questo punto che si concentra maggiormente la preoccupazione dei genitori per i quali “l’integrazione scolastica deve fare leva anche sulla continuità del rapporto tra il bambino e l’assistente”. Pertanto, sia i genitori che i 3 consiglieri chiedono che il servizio sia affidato alle cooperative scelte dai genitori con l’aumento del monte ore.