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ingiaimo e sambito-2Sarebbe un presunto debito di circa 30 anni prima  la causa del tentato omicidio di Diego Provenzani avvenuto lo scorso 13 dicembre nella strada per Marina di Palma. La squadra mobile di Agrigento e quelli del commissariato di Palma di Montechiaro hanno arrestato Domenico Sambito di 67 anni e Salvatore Ingiaimo di 26 anni.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, nel 1987 l’armeria di uno dei due arrestati, Domenico Sambito, fu rapinata da un gruppo di “Stiddari”. Nel commando, secondo Sambito, faceva parte anche Diego Provenzani, mai condannato per mafia.  Sambito riteneva di avere un credito nei confronti di Provenzani che non era mai riuscito a riscuotere. Per questa ragione avrebbe teso l’agguato a Provenzani.

Sambito ed Ingiaimo, secondo l’accusa, stavano aspettando a bordo di un’Alfa 159 Provenzani che era alla guida di uno scooter Scarabeo. Al suo passaggio lo hanno inseguito e poi Domenico Sambito avrebbe esploso diversi colpi di pistola calibro 9. Durante l’inseguimento Provenzani con lo scooter  avrebbe speronato l’Alfa 159, circostanza che ha contribuito ad individuare i due uomini in quanto dai riscontri eseguiti nei giorni immediatamente successivi all’agguato la polizia avrebbe riscontrato che l’auto era stata riverniciata proprio nel punto dell’urto.

Il tentato omicidio sarebbe fallito per il passaggio di un’auto che ha impedito ai due uomini di portare a termine l’azione omicida. L’uomo ferito, finito a terra, aveva chiesto aiuto ad un automobilista di passaggio ed era stato trasportato al pronto soccorso del San Giacomo d’Altopasso di Licata, riuscendo così a salvarsi.