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14713657_1156607617757841_6130979406717083431_nMeno male che ci vuole poco, basta aspettare le elezioni regionali della prossima primavera, e qualcun altro prenderà il suo posto. Il governatore Crocetta non ci rappresenta. E ancora meno dopo quanto ha detto sabato mattina a Licata. Parole, peraltro, in parte ripetute ieri in televisione durante il confronto-scontro con il sindaco Angelo Cambiano, che ripetutamente chiamava “Candiano”.

Avesse fatto parlare l’assessore al territorio Maurizio Croce, con lui a Licata, il governo regionale avrebbe fatto una migliore figura sulle demolizioni in corso. Dalle poche cose dette si è capito che l’assessore conosce il problema meglio del Governatore e che soprattutto conosce meglio le leggi.

Cosa ha detto Crocetta sabato scorso alla Badia? Ha detto – c’è un audio a testimoniarlo – che il sindaco poteva impedire le demolizioni dichiarando le case abusive di pubblica utilità. Così hanno fatto – queste le sue parole – tutti gli altri comuni. E non è tutto. Ha anche aggiunto che la pubblica utilità si può dichiarare in qualunque momento.

Più che il dubbio, si ha la certezza a questo punto che Crocetta sconosce quanto avvenuto a Licata. Quando avrebbe dovuto Cambiano dichiarare di pubblica utilità gli immobili abusivi, per impedire (come il governatore sostiene) l’intervento della magistratura? Dopo che gli è stato notificato dalla stessa magistratura il provvedimento di demolizione in seguito a sentenze passate in giudicato?

Ma non ci hanno detto, fino alla noia in tutti questi giorni di abbattimento degli immobili, l’ultimo proprio stamattina, che le sentenze esecutive si possono solo rispettare ed eseguire?

Non sappiamo davvero cosa sia venuto a fare Crocetta a Licata. Per rilasciare dichiarazioni che non stanno né in cielo né in terra? Le sue parole caricano il sindaco di Licata di responsabilità che oggettivamente non ha. Altri amministratori hanno permesso la costruzione di quegli immobili – e in anni in cui questo era l’andazzo politico e mentre tutte le istituzioni dormivano – e una sanatoria poi interveniva per legalizzare tutto. Sempre.

È la nostra storia, purtroppo. La storia della Sicilia e di molte coste stuprate del Bel Paese. Nessuno qui “ha deciso” di demolire – altre parole sfuggite al Governatore. L’Amministrazione comunale ha solo osservato la legge. E non poteva esimersi, d’altra parte. Crocetta s’informi meglio ed eviti almeno, in questi ultimi mesi del suo mandato, di dire parole in libertà.

Gaetano Cellura