La replica del capogruppo del Domanirosa, Violetta Callea, al consigliere Francesco Carità.
Sul comunicato del consigliere Carità apparso sulla stampa, mi corre l’obbligo di fare qualche riflessione: Il dialogo tanto anelato, dall’opposizione in primis, è stato palesemente negato dal Sindaco da circa due anni, pur avendone avute diverse occasioni, a cominciare, per fare un esempio, da come è stata disattesa una delibera consiliare e mortificata la esclusiva competenza del Consiglio comunale in materia di scelta di come gestire i servizi (nello specifico la delibera sulla gestione dei rifiuti) intromettendosi illegittimamente in un procedimento amministrativo con controdeduzioni e non permettendone l’attuazione (per cui andrebbe valutato anche di proporre una commissione di inchiesta in tal senso), ben prima che intervenisse la 5 Rif. presidenziale.
Inoltre è bene rilevare che non c’e’ bisogno di affiggere manifesti che ‘invitino alla pacificazione ed al dialogo politico’ perche’ e’ quello che, invano purtroppo, la maggioranza/opposizione in consiglio ha sempre ricercato, mentre, per quanto riguarda la ‘solidarietà umana’, questa va espressa ed è già stata abbondantemente manifestata al Sindaco per le intimidazioni e le minacce ricevute in tutte le occasioni sia informalmente che ufficialmente, per ultimo con il documento presentato nella penultima seduta di Consiglio comunale; e quindi non si capisce perché l’avvocato Carità parli di solidarietà “verso chi magari ha un’idea politica diversa”; io credo invece che non si possa esprimere solidarietà su una idea politica diversa, semmai ci si confronta politicamente. La cosa grave che evidenzio però , è il voler subdolamente strumentalizzare la legittima ricerca di un cambiamento politico (anche attraverso lo strumento della mozione di sfiducia, fondata sulle inadempienze e le carenze di questa Amministrazione), come un modo per “fare del Sindaco un nemico da abbattere”, quando tutti ormai sanno che non è cosi. “Quella politica che vorrebbe un piano di valorizzazione delle coste”, come dice bene il collega Carità, è forse quella che noi dell’opposizione urlavamo un anno fa quando con grande favore attendavamo l’approvazione dell’emendamento Fazio, che il Sindaco ha invece liquidato minacciando persino di dimettersi se fosse passato?
E quando, per concludere, si è visto il Sindaco chiedere ai consiglieri comunali legati ideologicamente a deputati regionali di accompagnarlo e affiancarlo al fine di “farsi interprete del sentimento cittadino e fare sentire la propria voce presso il governo regionale ed avere la forza di pretendere dalle istituzioni regionali e nazionali le risposte di cui la comunità ha bisogno”?
Saremo anche ben lieti di votare ed approvare atti che tendano nella direzione di recuperare il recuperabile e quindi rimaniamo in attesa che il Sindaco li porti in Consiglio per l’approvazione, visto che ad oggi c’è il nulla. Da quasi due anni non si vede che un Sindaco che si è volutamente isolato dal Consiglio comunale (mortificato e disprezzato in innumerevoli circostanze, non ultimo il comunicato “la paura fa 23”) sordo ad ogni proposta e miope rispetto alle diverse idee politiche di cui avrebbe potuto per tempo far tesoro.
Violetta Callea – capogruppo Domaninrosa