E’ quasi certo che il servizio di vigilanza sulle spiagge libere per l’estate 2016 non partirà. Regione, Provincia e Comune non hanno i soldi con Palazzo di Città gravato anche dallo sforamento del patto di stabilità che ha ridotto del 30% la possibilità di spesa. Si ovvierà con dei cartelli. Ecco un documento diffuso dai bagnini che negli anni passati hanno espletato il servizio.
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Niente fondi, niente servizio di salvataggio per i nostri bagnini. Questa la realtà dei fatti, dopo i tagli da parte della Regione e della Provincia anche il Comune di Licata fa un passo in dietro e decine di non impegnare fondi per il Servizio di Vigilanza e Salvataggio Spiagge libere del Comune di Licata. Insomma per le istituzioni locali, regionali e provinciali la salvaguardia della vita umana non conta più di tanto. Pertanto chiediamo al Sindaco come il comune intende agire per rimediare questa gravissima lacuna. Noi bagnini una risposta possiamo darla. Utilizzare l’imposta di soggiorno per garantire il servizio (la somma richiesta è pari circa 46.000,00 euro ), cosa già fatta da altri Comuni Siciliani e non , negli ultimi anni pur di garantire il servizio e salvaguardare la vita umana. Come ben si sa l’imposta di soggiorno può essere destinata in vari settori come stabilito dalla legge “Il D.L. 23/2011 stabilisce che il gettito derivante dall’imposta di soggiorno deve “essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali”.
Quindi sperando che venga trovata una soluzione per garantire tale servizio, ricordiamo al nostro Sindaco, a tutta la Giunta Comunale e alla cittadinanza cosa si è fatto dal 1997 (anno in cui venne istituito il Servizio di Vigilanza e Salvataggio) ad oggi: Dal 1997 ad oggi si sono registrate solo due casi di annegamento lungo la costa di Licata; Salvaguardia della vita umana tramite azioni di prevenzione – formazione – manifestazioni ; Attività di Tutela Ambientale con la rimozione di pneumatici dalle spiagge – bonifica dei fondali – bonifica delle spiagge; Attività di supporto ad altri organi statali come: Capitaneria di Porto (salvataggi in mare, assistenza, mare sicuro, Ferragosto) Vigili del Fuoco e Protezione civile (avvistamento e spegnimento incendi di interfaccia) Carabinieri (tentato stupro anno 2010, ritrovamento persone smarrite, risse); Occupazione e sviluppo professionale per i giovani Licatesi. Questi sono alcuni numeri registrati negli anni a Licata grazie al Servizio di Vigilanza e Salvataggio Spiagge Libere di Licata. In conclusione si spera che il Servizio possa partire prima possibile e che un Cartello non salva una vita!
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