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carnevale palmese 26 edizione (Custom)Nei giorni scorsi l’associazione culturale Trinacria ha dato notizia del rinvio della ventottesima edizione del carnevale palmese, spiegando che la causa del rinvio, dal 11 al 14 aprile, è stata conseguenza della mancata presentazione, da parte dell’Amministrazione comunale, di un documento che avrebbe costretto la Questura a negare il nulla osta.

Tuttavia, la Questura ha inviato al Comune una missiva, datata giorno 8 febbraio, in cui si sostiene che “In merito alla richiesta avanzata da questo ente, afferente il carnevale palmese, si rappresenta che ad oggi nessuna documentazione è stata prodotta dalla società Trinacria”; ed ancora “Nonostante i reiterati avvisi e le ripetute richieste gli stessi (i rappresentanti della Trinacria, n.d.r.) non hanno mai esibito le diverse documentazioni idonee al rilascio delle autorizzazioni di P.S.”.

Per chiarire meglio la vicenda abbiamo sentito l’ex assessore Lina Vizzini che, senza voler fare polemica con gli organizzatori, cui ha riconosciuto grande impegno, ha precisato che “Da oltre un mese sia io che i preposti al commissariato, compreseo il vice questore, chiedevamo agli organizzatori di presentare regolare richiesta di patrocinio al Comune e che gli stessi, solo su mia insistenza, hanno protocollato l’istanza venerdì 1 febbraio in tarda mattinata. Gli uffici comunali – continua l’ex assessore – rimangono, come noto, chiusi sabato e domenica. Pertanto, solo lunedì 4 febbraio e’ stato deliberato il patrocinio. Se avessero prodotto in tempo utile la richiesta, anche la conferenza dei servizi, necessaria per predisporre il piano di sicurezza da parte della protezione civile, sarebbe stata effettuata. Dunque, non è di certo non colpa dell’amministrazione uscente né degli impiegati o dirigenti comunali”.

Pertanto, sembrerebbe da questa ricostruzione che il rinvio sia responsabilità degli organizzatori del carnevale. Tuttavia, va riconosciuto che se la tradizione carnascialesca palmese non morirà sarà, comunque, merito da ascrive ai ragazzi dell’associazione Trinacria che profuso un notevole impegno nel voler organizzare il carnevale, rispettando tutte le normative e senza usufruire di soldi pubblici.