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botti di capodanno no grazieL’associazione Uomo, Natura, Animali di Palma di Montechiaro, guidata dal presidente Lavinia Farulla, ha inviato una lettera al sindaco Pasquale Amato affinché emani un’ordinanza per vietare i botti che ogni anno provocano morti e feriti.

Nella lettera sono spiegate le ragioni di questa richiesta. Innanzitutto, il numero di coloro, spesso bambini, che ogni anno perdono la funzionalità di occhi, dita e, ancora più grave, della stessa vita. Aspetto da non trascurare è la presenza di botti inesplosi sulle strade nei giorni successivi il capodanno che risultano essere altrettanto pericolosi. A ciò si aggiunga anche l’aumento dell’inquinamento acustico e non solo provocato dai botti.

Una conseguenza poco analizzata è, invece, quella relativa ai problemi provocati sugli animali. Quelli più a rischio, secondo quanto segnalato dall’associazione UNA, sono i cani e i gatti: sono, infatti, migliaia gli amici a quattro zampe che nella sola notte di San Silvestro muoiono di crepacuore; molti quelli che si riversano sulle strade, creando incidenti; cui si aggiungono i cani accalappiati nei canili comunali che finiscono per gravare sui già asfittici bilanci. Lo scoppio dei fuochi artificiali in piena notte causa, inoltre, danni inimmaginabili anche negli uccelli: i botti, infatti, sono causa di spavento per i volatili tanto da indurli a fuggire dai loro dormitori, volando alla cieca anche per chilometri e spesso andando a morire scontrandosi con qualche muro, albero o cavo elettrico.

“Reputiamo, inoltre, di pessimo gusto, oltre che sciocco,- si legge nella lettera – in un momento di forte crisi tutta italiana, sprecare soldi per una tanto pericolosa usanza, in presenza di molti cittadini senza un tetto e senza cibo”. Per tutte queste ragioni l’associazione UNA chiede che oltre al divieto “vengano fatte delle campagne informative e che si informino bene i corpi di polizia, pronti a sequestrare e multare chi infrangesse il divieto anche nei giorni precedenti alla notte di san Silvestro”. In qualità di rappresentante provinciale dell’associazione, il presidente Farulla ha inviato la medesima richiesta anche ai comuni di Agrigento, Licata e Camastra. Dall’associazione UNA anche l’appello, rivolto questa volta direttamente ai cittadini, di non acquistare i tanto pericolosi botti.