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Ultim’ora/ Per il Sindaco si vota a giugno

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tricoloreUn altro cambio di data deciso dal governo Crocetta. Per le elezioni comunali in Sicilia non si voterà il 26 e il 27 di maggio, ma il 9 e il 10 di giugno. Questo per permettere all’Ars di esaminare il disegno di legge sulla doppia preferenza di genere (bisogna votare un uomo e una donna) in discussione in commissione Affari istituzionali. La giunta regionale aveva provato ad anticipare le elezioni il 21 e il 22 aprile, ma aveva dovuto fare marcia indietro. Ora quest’altra nuova decisione: si voterà quindici giorni dopo la data stabilita e per l’eventuale ballottaggio il 23 e 24 di giugno. Molte novità in poco tempo e molta confusione. La frenesia riformista del governo Crocetta crea scombussolamenti e malumori. Soprattutto per l’annunciata cancellazione delle province, per le quali non è più previsto il voto e che saranno commissariate fino alla fine di quest’anno, in attesa che venga definito il nuovo progetto dei liberi comuni consorziati che dovrebbero prenderne il posto. Tutto in un’ottica di risparmio e di tagli ai costi della politica. Anche se c’è chi non si rassegna alla loro abolizione e annuncia ricorsi. Da questo momento scatta la corsa contro il tempo a Palazzo dei Normanni per varare una riforma complessiva della legge elettorale: con l’introduzione della doppia scheda – una per l’elezione del sindaco e l’altra per l’elezione dei consiglieri comunali – e con la probabile riduzione del loro numero. È una modifica che permetterà una maggiore presenza femminile nei civici consessi.

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(g.c.)

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