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3 consiglieri comunali, Andrea Burgio, Angelo Curella e Giovanni Spiteri, contestano la scelta dell’amministrazione di trasferire alcuni uffici.

Ci lascia molto perplessi la proposta di delibera che ci risulta in lavorazione presso il Gabinetto del Sindaco relativa alla concessione ad un’associazione dei locali di Piazza Elena che oggi ospitano l’ufficio SITR e che da circa un anno e mezzo ospitano pure l’ufficio toponomastica e le riunioni della relativa commissione. Immobile quello di Piazza Elena che, è bene ricordarlo, è stato ristrutturato e adibito a nodo comunale del Sistema Informativo Territoriale Regionale, grazie a finanziamenti europei.

Già chiudere un ufficio per ospitare una associazione (per quanto meritoria possa essere quest’ultima) è una assurdità, in questo caso l’assurdo è doppio. E contestiamo fortemente questa decisione invitando altresì il Sindaco Galanti a rivederla.

Nella direttiva non si fa menzione a quale titolo l’immobile viene affidato, concesso, ovvero se a titolo gratuito oppure oneroso, per quanti anni, a quali condizioni. Non si chiarisce se l’ammontare del canone è previsto, se vi è un disciplinare, se vi è stato un bando a cui partecipare. Niente di tutto questo. Una procedura vaga e su cui non possiamo tacere.

Ricordiamo all’amministrazione che il regolamento per l’uso dei beni comunali prevede un’entrata certa da assicurare sempre all’Ente, specialmente in questo periodo di vacche magre.

Vogliamo chiedere inoltre al Sindaco se è sicuro che il presidio SITR venga trasferito in locali idonei. Su questo qualcuno ha fatto una valutazione preliminare? I locali individuati, per intenderci, sono quelli della vecchia posta piccola di viale XXIV Maggio, che occupa l’ufficio Europa. Il Sindaco o chi per lui ha interloquito con le rappresentanze sindacali prima di prendere questa decisione? Se sì, cosa ne pensano le organizzazioni?

Sindaco, E’ sicuro di volersi prendere tale responsabilità, visto l’evidente danno erariale (mancato introito) ed altro. Ma soprattutto, ci chiediamo, perché? Non sarebbe più facile destinare a questa associazione richiedente locali che ospitano già altre associazioni?

Andrea Burgio, Angelo Curella, Giovanni Spiteri