Il commosso ricordo di Fabio Amato dopo la morte dell’assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Tusa in seguito alla caduta del Boeing su cui viaggiava alla volta del Kenya.
Una notizia difficile da digerire ma è la triste realtà.
Oggi se ne va un grande archeologo, un grande uomo, un sognatore e al contempo un esemplare padre di famiglia.
Sebastiano Tusa ci lascia dopo aver offerto la sua vita alla cultura, allo studio dell’antichità e dell’archeologia. Lo conobbi grazie ad Alberto Scuderi e alla nostra passione comune per la preistoria siciliana e per l’archeologia subacquea. Per me, giovane laureato in archeologia, rappresentava un esempio da seguire. Insieme, dopo tanti anni, avevamo ripreso le indagini archeologiche subacquee nel mare di Licata con il sogno comune di ritrovare le navi puniche e romane affondate durante la battaglia di capo Eknomos.
La paura di perderlo l’avevo già provata qualche anno fa, quando mi dissero che per lui non ci sarebbe stato più niente da fare. Il Cancro lo stava divorando e per lui era rimasto poco tempo da vivere.
Ma da grande combattente che era non aveva neanche smesso di lavorare: nonostante fosse molto provato, senza capelli per via della chemio e molto affaticato per il delicato intervento ai polmoni subito qualche mese prima, ci ricevette nel suo studio privato a Palermo. Parlammo per ore e quando parlava era un incanto ascoltarlo.
Addio Grande Amico e Collega. Sei passato ad altro mondo il 10 Marzo del 2019, nel giorno in cui ricorre l’anniversario della battaglia delle Egadi del 241 a.C. Un strana coincidenza con un significato ben preciso ma che, per noi di questo mondo, assolutamente non comprensibile. Non potrò mai scordare i suoi consigli; uno in particolare: “passaci su caro Fabio, ma senza dimenticare”. Ho sempre seguito il tuo consiglio e lo seguirò anche in questa occasione. Anche se sarà difficile passarci su con facilità ti assicuro che né io né chi ti ha conosciuto potrà mai dimenticarti.