Pubblicità

Ospedale di Licata, al via un ambulatorio altamente specializzato per il trattamento dei tumori al peritoneo. Attivazione possibile grazie ad una convenzione fra l’ASP di Agrigento ed il Policlinico di Messina

Presentati ieri a Licata, nel corso di un incontro scientifico aperto agli organi di stampa, i contenuti di un’importante convenzione tra l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ed il Policlinico “Gaetano Martino” di Messina per il trattamento dei tumori peritoneali. Grazie alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa fra i due enti sarà attivo a breve, presso il presidio ospedaliero “San Giacomo D’Altopasso” di Licata, un ambulatorio presso il quale l’utenza della provincia di Agrigento e dei territori limitrofi potrà prenotare consulenze e visite specialistiche che saranno gestite dal professor Antonio Macrì, direttore dell’Unità operativa complessa di chirurgia generale del “Martino”, e dalla sue equipe. Per molti utenti del bacino occidentale della Sicilia non sarà dunque più necessario spostarsi e raggiungere il Policlinico di Messina, vera eccellenza siciliana nel campo del trattamento delle lesioni neoplastiche ai danni del peritoneo, per accedere ai percorsi di diagnosi e cura di questo genere di patologia. A Licata, oltre alle visite ed ai consulti, saranno eseguite anche le sedute operatorie meno complesse, quelle che non richiedono il trasferimento a Messina per la chirurgia dei tumori sviluppatisi direttamente nel peritoneo o come conseguenza di metastasi di lesioni a carico dello stomaco, dell’ovaio o del colon.
“L’attivazione di questa nuova specialità – afferma il commissario ASP, Mario Zappia – potenzia la gamma delle prestazioni erogate del presidio ospedaliero di Licata ampliando la quantità e la qualità dei servizi offerti a tutta la popolazione centro-occidentale della Sicilia. Il ‘San giacomo D’Altopasso’ si candida dunque a divenire un importante polo di riferimento nella chirurgia oncologica peritoneale e ad acquisire una certa connotazione che, come successo a Ribera per il trattamento delle malattie infettive, potrà caratterizzare il presidio di Licata specie quando la crisi epidemiologica sarà giunta al termine”.