L’Amministrazione ha dato la propria adesione al ricorso al Tar proposto da “Greenpeace”, contro la realizzazione del progetto di trivellazione nel Canale di Sicilia presentato dall’Eni e sul quale il Ministero dell’Ambiente il 27 maggio scorso ha già concluso la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), esprimendo parere favorevole. Una conferma in tal senso stamani è stata data dal vice sindaco, Angelo Cambiano, ai rappresentanti della locale sezione di Federconsumatori, Angelo Pisano e Rosaria Puccio, nel corso di un incontro tenutosi al Palazzo di Città. Quest’ultima organizzazione nei giorni scorsi si è fatta promotrice di un’iniziativa di protesta contro la realizzazione del progetto di cui sopra che prevede una serie di attività di estrazione di idrocarburi offshore ed, in particolare, due perforazioni esplorative e sei pozzi di produzione commerciale. E poichè la Federconsumatori ha pure deciso di dare vita ad un’azione giudiziaria contro la decisione del Ministero dell’Ambiente, l’Amministrazione comunale ha assicurato il proprio appoggio anche a tale iniziativa. Il tutto alla luce del fatto che l’avvio dell’attività da parte dell’Eni, in aggiunta alla eventuale realizzazione dei progetti di costruzione di parchi eolici off shore nelle acque del Golfo di Gela e nell’intero tratto di mare che da grosso centro nisseno si estende sino a quello antistante Agrigento, comporterebbe un inevitabile danno dal punto di vista geologico, ambientale, alla fauna ed alla flora della zona, e asseterebbero un colpo mortale sia alla pesca che al turismo, settore, quest’ultimo, su cui nel corso degli ultimi anni, si è fortemente puntato, con investimenti pubblici e privati, per uscire definitivamente dalla crisi ed avviare il processo di rilancio socio – economico dell’intera aerea centro meridionale dell’Isola.