I contribuenti licatesi in questi giorni si stanno vedendo notificare bollette relative alla tassa sui rifiuti e imposta municipale unica (Imu) relative ad anni passati. Ma fioccano gli errori e le lamentele con i social a fare da cassa di risonanza con diversi episodi raccontati. “Da cittadino licatese, mi piacerebbe sapere chi scrive le “letterine” sulla tassa sui rifiuti. Ho avuto modo di visionarne diverse e tutte contenevano errori grossolani – è il commento di Giovanni Chianta – Personalmente dovrei pagare la tassa sui rifiuti, non solo sull’immobile dove abito ma su un altro immobile di 100 mq che, ovviamente, non possiedo. Faccio fatica anche solo a capire da dove sia saltato fuori. A causa di questi clamorosi errori – conclude – ho dovuto perdere il mio tempo per allegare visura catastale al ricorso per dimostrare dove abito”. Sulla stessa falsariga, un altro dei commenti che abbiamo raccolto sulla rete. “Ha pienamente ragione, anche a me è successo mi avevano caricato lo stesso appartamento due volte”. Secondo quanto abbiamo avuto modo di apprendere, l’Ufficio protocollo del Comune e l’indirizzo di posta elettronica certificata in questi ultimi giorni hanno ricevuto decine di istanze con allegate visure catastali che vanno a smentire quanto invece inviato al momento della fatturazione ai contribuenti. Stesso discorso per Caf e organizzazioni sindacali che si stanno ritrovando a gestire diverse segnalazioni di questo tipo con richieste di correzioni delle bollette a go-go. “Tutto ciò succede da anni – un altro dei commenti che abbiamo raccolto – se invece di pensare a chi paga regolarmente, si iniziasse un serio porta a porta per chi non conosce la bolletta della spazzatura, forse tutto diventerebbe regolare. Ma purtroppo non accadrà mai”.