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Si sono concluse le indagini condotte dalla Guardia Costiera di Licata, sotto il
coordinamento della Procura della Repubblica di Agrigento, riguardanti l’operazione
denominata “Self-Service”, grazie alla quale è venuto alla luce un traffico illecito di
carburante, diverse migliaia di litri, posto in commercio in spregio alla normativa
fiscale di settore e, a danno degli operatori onesti, ad un costo ingiustamente
agevolato.
Le indagini, complesse ed articolate, iniziate nel gennaio 2019 e durate molti
mesi, hanno visto impegnati i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia
Costiera di Licata, i quali, grazie ad una meticolosa attività di verifica, nonché ad
attività tecniche di intercettazione, sono riusciti a risalire ai responsabili del traffico
illecito ed ai percettori che ingiustamente se ne sono avvantaggiati, distogliendo il
carburante in questione dal canale al quale era destinato, ossia l’alimentazione dei
motori delle imbarcazioni da pesca, per immetterlo, illecitamente, in un circuito di
distribuzione secondario, per gli usi privati di automobilisti e diportisti incuranti delle
rigide norme fiscali di settore.
Quasi 30.000 litri di gasolio, acquistato in regime di accise agevolate, sarebbe
stato rivenduto a terzi o destinato agli scopi più disparati, dall’utilizzo nelle automobili
private a quello nelle imbarcazioni da diporto.
Ventisette le persone indagate, tra responsabili della distribuzione illecita ed
indebiti percettori, che hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, con
ipotesi di reato che vanno dal falso alla ricettazione in concorso