Pubblicità

impianto terziarioGli agricoltori iscritti al consorzio Cora hanno protocollato una nota a firma del presidente Enzo Antona per chiedere la riattivazione dell’impianto terziario del depuratore di Contrada Ripellino. Il terziario come si ricorderà è la parte che dovrebbe approvvigionare i terreni agricoli, fornendo così l’acqua agli agricoltori. La nota protocollata dal Cora è stata inviata al presidente del Consiglio comunale Saverio Platamone, al prefetto di Agrigento, al commissariato di Polizia e ai Carabinieri. “Con l’arrivo del commissario – si legge in uno stralcio del documento di Antona – abbiamo più volte chiesto di confrontarci sul tema. Ma dopo svariate riunioni non si è trovata nessuna soluzione al problema e l’unica risposta che abbiamo ottenuto è che la Girgenti Acque non forniva acqua idonea al trattamento terziario. Ricordiamo a tutti – prosegue Antona – che i parametri di entrata del terziario, sono gli stessi previsti dalla legge per poter scaricare e mare”. Quello lanciato dal Cora è un vero e proprio grido di allarme sulla prossima campagnata agricola. “Ci avevano garantito di poter contare sull’acqua del terziario per la campagna 2014-2015 – continua il presidente del consorzio – oggi le aziende associate al nostro consorzio si ritrovano con circa 250 ettari di terreno, tra tunnel e serre, e circa 200 ettari di terreno pieno la cui gestione comporta una spesa di circa 2 milioni di euro. Ad oggi – ecco il monito preoccupante del Cora – si rischia di perdere tutto sia per la mancata fornitura del terziario che per la mancanza di piogge che aggravano la situazione”. Stante così la situazione, gli agricoltori potrebbero allacciarsi alla dissalata pagando i consumi direttamente a SicilAcque.