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Il primo Slam del nuovo anno è alle porte ed i tennisti italiani sono già sui campi d’allenamento impegnati nella preparazione atletica della nuova stagione. Ad inizio febbraio, infatti, si terranno gli Australian Open a Melbourne, appuntamento che calamiterà in Australia i migliori giocatori dei circuiti ATP e WTA.

Anche l’Italia sarà protagonista nel primo Slam, con Matteo Berrettini e Fabio Fognini che saranno rispettivamente teste di serie numero 10 e 17 del tabellone maschile. A completare il main draw, in attesa di un sorteggio che sia il più benevolo possibile per i portabandiera azzurri, anche i tennisti siciliani Salvatore Caruso, lo scorso anno eliminato al primo turno dal greco Stefanos Tsitsipas, e Marco Cecchinato, anche lui fuori subito contro dal tedesco Sascha Zverev.

Dopo l’exploit degli ultimi anni, la speranza per il 2021 è di vedere tutti i rappresentanti del tennis italiano andare avanti nei vari tornei e conquistare sempre più gradini del ranking ATP. A trainare quella che è stata ribattezzata come una vera e propria rinascita italiana nel tennis mondiale sono stati anche e soprattutto gli atleti della Sicilia, la cui scuola è da sempre considerata come una delle migliori del Bel Paese.

Ma chi sono i migliori tennisti originari dell’isola?

Parlando dei tennisti siciliani non possiamo non partire da Marco Cecchinato, atleta originario di Palermo che di recente ha scelto la città di Vicenza e coach Massimo Sartori per ripartire dopo un’altalena che l’ha visto negli ultimi due anni salire tra i top-20 del mondo e finire addirittura fuori dai primi cento. Cecchinato oggi è al numero 80 della classifica mondiale ATP ma fino a qualche anno fa era considerato il migliore dei tennisti italiani in circolazione.

Tra l’altro, Cecchinato, da pochi mesi diventato papà, qualche tempo fa era finito sulle cronache sportive di tutto il mondo grazie agli apprezzamenti rivolti all’atleta siciliano da parte della leggenda del tennis mondiale, lo svizzero Roger Federer, recordman di Slam vinti in carriera (20) e tra gli sportivi più pagati di ogni tempo con oltre 100 milioni di dollari guadagnati a stagione.

In carriera Cecchinato ha conquistato tre tornei ATP 250 (a Budapest e Umago nel 2018 e a Buenos Aires l’anno successivo), perdendo quest’anno a Santa Margherita di Pula in Sardegna la sua quarta finale di un torneo del tabellone principale. Il punto più alto della sua esperienza nel tennis mondiale è stato senza dubbio l’Open di Francia del 2018 quando, dopo aver battuto ai quarti di finale Novak Djokovic, per la prima volta dopo oltre 40 anni riesce a riportare i colori italiani nella semifinale di uno Slam, venendo battuto da Dominic Thiem.

Scalando la classifica ATP, quattro gradini più in alto di Cecchinato troviamo Salvatore Caruso, tennista di Avola (in provincia di Siracusa) classe 1992 e oggi al numero 76 del ranking. Salvo è stato uno dei migliori italiani in campo nel 2020, riuscendo così a chiudere l’anno con la miglior classifica personale di sempre. A febbraio giocherà per la terza volta nel tabellone principale del major australiano (nel 2018 superò le qualificazioni ma, come lo scorso anno, venne eliminato al primo turno) ed in attesa della lunga trasferta nella terra dei canguri, Caruso si sta allenando agli ordini del coach palermitano Paolo Cannova nella sua Siracusa.

Nel 2020 Caruso è riuscito a superare le qualificazioni del Masters 1000 del torneo di Cincinnati e agli US Open è arrivato sino al terzo turno, fermato solamente da un sensazionale Andrej Rublëv. Una seconda parte di stagione decisamente positiva gli ha, quindi, permesso di scalare posizioni nel ranking, conquistando i quarti di finale di un torneo principale (il 250 di Sofia) per la seconda volta in carriera, salendo così al numero 76 della classifica ATP che ad oggi resta il suo miglior record.

Tra i suoi migliori risultati ricordiamo anche il terzo turno conquistato al Roland Garros di Parigi nel 2019, la vittoria all’ATP 250 di Anversa nel 2018 e ai Challenger di Como (2018) e Barcellona (2019).