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Teatro Re, l’ex Sindaco Angelo Biondi torna a sollecitare l’inizio dei lavori.

Nel congratularmi con i cugini palmesi e con il suo sindaco, l’amico Stefano Castellino, per essersi riappropriati, dopo un ottimo lavoro di restauro, del loro bel teatro, nonché per gli altri brillanti risultati raggiunti in favore della propria comunità; non posso non chiedermi: “Quanto dovremo ancora aspettare per assistere all’inizio dei lavori del nostro teatro Re?”. Una questione che ormai rasenta il ridicolo: i lavori sono stati aggiudicati oltre 10 mesi fa (il finanziamento regionale è stato concesso due anni e mezzo fa) e tutto resta fermo, avvolto dall’oblio e dalla polvere che continua ad accumularsi su tende, stucchi e arredi. E’ incompetenza? Negligenza? Disprezzo per l’arte e la cultura? Non ci è dato sapere, anche questo resta un mistero. Onestamente non so se nel nostro comune c’è un assessore a cui è stata affidata anche la delega alla cultura, ma se c’è, lo invito ad attivarsi con il giusto piglio per porre fine a tale incresciosa vicenda. Una città dalla storia e dalle tradizioni artistiche e culturali come Licata non può restare ancora senza il suo gioiellino liberty restaurato e restituito alla sua piena fruizione. Un teatro (senza andare molto indietro nel tempo), che non più tardi di qualche lustro fa è stato protagonista di eventi e convegni di caratura nazionale ed internazionale, che ha ospitato, per più stagioni, cartelloni teatrali con le più rinomate compagnie italiane, che ha visto famosi ed apprezzati attori ed artisti calcare le sue tavole, oltre ad essere immancabilmente casa e tempio delle tante associazioni culturali locali. Ricordi di un recente passato che i ventenni di oggi non possono ricordare, ma che pare sia stato dimenticato, anche, dai tanti che quel bel periodo lo hanno vissuto e goduto, e che, forse, all’epoca non l’hanno saputo apprezzare per come avrebbe meritato. Pazienza, Licata è anche questa, le cose buone e positive le apprezza poco e con scarso entusiasmo quando si attuano, le cancella dalla memoria quando non ci sono più.

Angelo Biondi