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L’ex assessore ai Llpp Antonio Pira interviene su diversi temi.

Un paese paralizzato dall’immobilismo di un’amministrazione e un Sindaco incapaci.
Sindaco,  avevo promesso a me stesso di non parlare più della Amministrazione Galanti e dei danni, alcuni ahimè, non più sanabili. Però i ripetuti schiaffi che continua  a dare alla città oramai stordita da mille problemi, mi hanno spinto a scriverLe pubblicamente.  La sua non amministrazione o amministrazione per pochi oramai non fa più notizia,  ultimamente  abbiamo letto comunicati da parte del Pd, Lega, 5 Stelle,  opposizione in genere,  sui temi uffici, tributi,  bilancio,  consuntivo 19, tari,  bollette pazze,  etc etc , argomenti che oltre a mortificare la sua città stanno creando danni non indifferenti al tessuto economico. Ci sono aspetti anche scabrosi, come la gestione dell’ufficio servizi sociali e della gestione dei buoni spesa, chi troppo chi nulla,  ma di questo spero, e sono sicuro, che se ne occuperanno gli organi inquirenti. Io non mi spiego come possano arrivare cartelle con cifre esorbitanti e soprattutto sbagliate.
Poi siamo sicuri che queste poste attive inserite in bilancio lo rendono veritiero? Ci sono cose così gravi e assurde che, pur sforzandomi di non essere malpensante, non ci riesco proprio,  come ad esempio la scelta di affidare l’ufficio tributi, polmone e cuore di un Comune, a un geometra che fino a ieri si occupava di riparare computer.  È impensabile affidare lo strumento tributario a chi giustamente non ha alba. Perché sindaco? Faccia un consiglio comunale aperto e spieghi alla città perché, il perché di queste scelte scellerate. Spieghi l’immobilismo che ha dinanzi alla ricerca degli elusori,  il perché non combatte l’evasione,  forse non può? Cosa gli impedisce di fare ciò? Incapacità o incompetenza, o cosa?
Infine questione affidamento stadio e foresteria al Licata calcio.
Il Licata calcio è da sempre uno dei pochi motivi di vanto che Licata negli ultimi 50 anni ha avuto.  È grazie al Licata calcio degli 80/90 che la nostra città è saltata agli onori della cronaca sportiva nazionale. Poi il Licata calcio era caduto in disgrazia e dopo, da qualche anno, grazie alla nuova proprietà  targata  Massimino, capace,  seria e competente, si è riaccesa la speranza di ritornare ai fasti di un tempo.  Proprietà che non solo ha investito e investe tutt’ora,  ma che è stata capace di creare connessioni con il tessuto economico e politico locale al solo scopo di rendere la società più forte. La proprietà proprio in ottica di crescita per garantire un futuro stabile al Licata calcio,  ha chiesto la concessione degli stadi e di stabili distrutti per adibirli a
foresteria, si sarebbe fatto carico di tutto la proprietà, a scomputo degli affitti. Inoltre, grazie a finanziamenti specifici, si poteva accendere un mutuo per l’adeguamento dello stadio,  mutuo che buona parte di esso sarebbe stato pagato dalla proprietà sottoforma d’affitto. Operazione già fatta in altri comuni. Una amministrazione, anche la più incompetente, avrebbe corso per far sì che tutto ciò si mettesse in pratica prima possibile, oltre a beneficiarne le strutture ormai al collasso e pronte a essere chiuse per inagibilità, sarebbe un’opportunità per tutta la città. Inutile sottolineare, caro Sindaco, i benefici economici che la città ne trarrebbe con il Licata calcio in serie maggiori. Invece l’amministrazione Galanti quando deve scegliere cosa fare sceglie sempre di non fare. Sindaco, se a Licata darà l’ennesimo schiaffo, questo schiaffo sarà pesantissimo da digerire. Il comune non è suo, la città non è casa sua, lei deve spiegare perché è tutto fermo da mesi,  se la proprietà sarà costretta a fare scelte dolorose a causa del suo immobilismo, sarà solo ed esclusivamente responsabilità della amministrazione Galanti.  La proprietà, nella persona del presidente Massimino, ha dimostrato con i fatti di credere nel progetto Licata ed essere persona seria.  Colgo l’occasione di ringraziare il presidente Massimino e la proprietà dell’ennesimo sforzo fatto,  infatti non solo hanno rifiutato un’offerta importantissima per cedere un nostro giocatore, ma allo stesso tempo hanno rafforzato la rosa,  segno evidente di serietà.  Sindaco, se non è capace, si faccia da parte oppure spieghi alla città e ai tifosi del Licata calcio il perché di questo silenzio,  il perché di questo immobilismo.
Non c’è tempo Sindaco, non ha più tempo, la città vuole delle risposte e le vuole dall’uomo che ha votato.