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Rifiuti, un’interrogazione del capogruppo del Movimento 5 Stelle Melania D’Orsi al sindaco Galanti e al Presidente del Consiglio, Giuseppe Russotto.

Il mio  auspicio è, che non debba essere necessario un recupero tariffario con eventuali ruoli suppletivi come viene già scritto in relazione dai revisori dei conti.

Mi è d’obbligo intervenire per sottolineare, nell’esclusivo interesse dei cittadini licatesi, alcuni aspetti poco chiari relativi alla delibera nr. 35 del 28-03-2019 riguardante l’approvazione delle tariffe Tari 2019.

È opportuno precisare che il Consiglio Comunale è stato convocato d’urgenza e che i Consiglieri comunali hanno ricevuto copia della delibera da approvare solo qualche ora prima del consiglio comunale, ragion per cui, non è stato possibile approfondire il contenuto della stessa, che è stata approvata con i voti della maggioranza politica che sostiene o sosteneva il Sindaco Galanti.

Il Costo del Servizio stimato per l’anno 2019 è di euro 6.627.846,44.

L’unico aspetto che si evince dal piano è, che la gestione in house rispetto alla esternalizzazione del servizio porterebbe un risparmio per i cittadini di circa 1 milione di euro. Difatti nel piano sono riportati i costi di 5 mesi di servizio svolti da APEA ed i costi dei restanti 7 mesi da Giugno a Dicembre in cui il servizio dovrebbe essere svolto dalla ditta esterna.

Sostengo da sempre che la gestione in house sarebbe stata la strada maestra da percorrere. Nonostante L’On Pullara e l’attuale maggioranza politica hanno dapprima sostenuto la gestione in house, da qualche anno provano testardamente ad esternalizzare il servizio, e finalmente, pare ci siano riusciti per il tramite della SRR.

Iniziamo col dire che il “budget SRR”, cioè i costi per il funzionamento della SRR nel 2019 sono stimati in euro 620.552,14. Nel piano di intervento del Comune di Licata viene riportato un costo di euro 499.131,00 quindi circa 120.000 euro in meno rispetto alla ripartizione prevista dall’assemblea dei soci SRR.

Vengono defalcati dal costo del servizio circa 120.000 euro sulla base di una lettera di contestazione al riparto approvato dallo stesso Comune di Licata in qualità di socio della srr?

Alla voce Riduzioni/detrazioni troviamo zero. Ciò significa che le riduzioni di tariffa per i concittadini che ne avranno diritto in base al regolamento comunale saranno a carico del bilancio comunale?

Nella parte in cui si riepilogano le quote variabili per le utenze non domestiche nella colonna coefficiente Kd vengono riportati valori ridotti o incrementati (fino al 50%) rispetto alla tabella dei coefficienti kd per il centro-sud. Mentre la norma prevede ad esempio per le “Ortofrutta – Pescherie – Fiori – Pizza al taglio” un coefficiente kd compreso tra 38,93 e 98,90 nella tabella allegata alla delibera viene riportato un coefficiente kd pari a 19,46. Così come per “ Bar , Caffetterie e Pasticcerie” mentre la norma prevede un coefficiente kd compreso tra 22,50 e 64,76, la tabella allegata riporta un coefficiente kd pari a 11,26. Anche attività artigianali e stabilimenti balneari si ritrovano con coefficienti ridotti.

La interrogo per conoscere quali riferimenti normativi consentono la modifica dei coefficienti kd e la interroghiamo per sapere: “Considerato che la delibera è redatta su iniziativa del “responsabile ufficio tributi”, in base a quali valutazioni e secondo quali criteri sono stati modificati i coefficienti kd ed anche il coefficiente di ponderazione per il calcolo delle tariffe? “

Sulla base di quale criteri o quali direttive il funzionario responsabile ha deciso di innalzare le tariffe ad alcune attività e dunque diminuirle ad altre?

È chiaro che eventuali errori hanno refluenze sull’intero piano approvato e dunque sulle tariffe deliberate, che potrebbero dovere essere riviste

Inoltre nel riepilogo importi ed utenze e tariffe viene riportato

costi fissi utenze domestiche – euro 1.578.278,01 ,

costi fissi utenze non domestiche – euro 732.524,34,

Costi variabili utenze domestiche –  euro 2.948.541,11

costi variabili utenze non domestiche  euro 1.368.502,98

mentre le sommatorie delle varie tabelle riportano rispettivamente

Riepilogo quota fissa utenze domestiche – euro 1.591.120,95

Riepilogo quota variabile utenze domestiche – euro 19.660,86

Riepilogo quota fissa utenze non domestiche – euro 170.982,52

Riepilogo quota variabile utenze non domestiche –  euro 1.395.318.81

Anche su questi aspetti oltre che sull’intero procedimento che porta al calcolo della tariffa sarebbe opportuno conoscere di più.

Attendo fiduciosa una risposta da parte del Sindaco.

Melania D’Orsi – Capogruppo Movimento 5 Stelle