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“Ci opporremo con forza ai tagli nella pubblica amministrazione secondo piante organiche fissate cinque o più anni fa. Perché in questi anni il personale è calato del 5 per cento”. È un Bonanni da battaglia quello intervistato ieri da Avvenire. Il segretario della Cisl propone, in materia di spending review, di abolire le province – “Tutte senza limitarsi a dimezzarle” – e di accorpare i comuni sotto i diecimila abitanti. “Perché non si ha il coraggio di farlo?” Chiede anche una verifica su appalti, convenzioni e consulenze. È qui che ci sono gli sprechi, “il marcio da tagliare”. È tutto questo – dice – che ha fatto “lievitare la spesa pubblica di 37 miliardi, proprio mentre il personale calava di numero”.