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Il Licata non ci sta e risponde all’amministrazione comunale in merito all’utilizzo dello stadio Dino Liotta. La polemica è lontana dal placarsi e la società gialloblù non ha gradito minimamente la modifica dell’articolo 13 disposta dal sindaco che permette ad altre società di usufruire dell’impianto senza il consenso del Licata calcio. Il Licata minaccia addirittura di andare a giocare altrove le partite del proprio campionato di serie D. “Secondo me il comune si è fatto un autogol – sono le parole del presidente Ortugno – hanno fatto qualcosa che non dovevano fare. Noi abbiamo la copia della determina firmata. Non abbiamo nessun politico alle nostre spalle, noi ci stiamo occupando solo di calcio”. Quello di giocare le partite casalinghe in un’altra città è uno scenario che i tifosi gialloblù non vogliono nemmeno prendere in considerazione. Chiara la loro presa di posizione. I tifosi hanno sempre ribadito che il Licata è dei licatesi e che la squadra deve giocare allo stadio Dino Liotta “E’ fondato il rischio di giocare altrove – conclude il presidente Ortugno – un’altra città ci ha offerto il campo, il pullman per i nostri tifosi e anche il ristorante per la squadra, quindi se non risuciremo a dialogare con il sindaco potremo anche valutare questa opportunità”.