Pubblicità

Con i fondi del Pnrr, lo Stato ha finanziato con 2.700.000 euro, un importante progetto presentato dal dipartimento Servizi Sociali del Comune di Licata.

Sarà ulteriormente potenziata, utilizzando strumenti innovativi, l’assistenza che l’ente garantisce agli anziani non autosufficienti. Saranno ben 150, infatti, gli over 65 privi di un’adeguata rete familiare che verranno assistiti a domicilio grazie al progetto.

Inoltre migliorerà decisamente l’accoglienza ai profughi di guerra, facilitandone l’integrazione.

“Ci sono soggetti più deboli degli altri – è il commento del sindaco Pino Galanti -, in questo caso gli anziani non autosufficienti ed i profughi, che meritano la massima attenzione. Grazie agli strumenti previsti nel progetto appena finanziato nessuno di questi soggetti rimarrà indietro”.

Grazie ai servizi digitali ed alle nuove tecnologie, previsti nel progetto A.R.E.A del dipartimento Servizi Sociali diretto dalla dottoressa Angela Silvana Burgio, sarà possibile favorire la permanenza nel proprio nucleo familiare dell’anziano che abbia perduto l’autosufficienza e consentire l’integrazione dei profughi di guerra.

Tra i servizi previsti dal progetto ci sono:

1) La creazione di una piattaforma software web/mobile che consentirà a tutti gli assistiti di ricevere i medicinali direttamente a casa.

2) L’istituzione di una piattaforma di Telemedicina e Welfare di Prossimità per acquisire H24 i parametri vitali su server dedicati.

3) Uno strumento digitale che mette in contatto chi può fornire supporto e assistenza ai rifugiati provenienti da paesi in guerra.

4) Una piattaforma a disposizione dei rifugiati, con un totem che sarà installato negli uffici comunali, per chiedere informazioni sui servizi nelle più diffuse lingue straniere.

Prevista inoltre la realizzazione di due importantissimi strumenti di assistenza: un’”Isola della Salute” negli uffici comunali cui accedere direttamente per ottenere certificati, ricette e per prenotare visite specialistiche; ed un minibus elettrico che consentirà agli operatori del progetto di raggiungere direttamente a casa anziani e rifugiati.