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Si è conclusa l’assemblea generale dei dipendenti del Comune di Licata indetta presso l’aula Capitolare dell’ex Convento del Carmine, dai sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil. Assemblea organizzata dalle tre sigle sindacali, in contemporanea, anche nei Comuni di Naro e Canicattì, alle prese con gli stessi problemi di carattere economico-gestionale.

Altissima la presenza dei dipendenti comunali sia con contratto part-time che a tempo pieno, i quali hanno ascoltato con partecipazione gli interventi dei delegati sindacali provinciali e dei colleghi, sulla grave situazione finanziaria e gestionale dell’Ente.

Tante le problematiche discusse all’ordine del giorno: dall’applicazione del nuovo contratto collettivo 2019-2021, alla programmazione del “fondo efficienza servizi” decurtato del 75% dall’Amministrazione comunale, senza dimenticare l’incremento delle ore di contratto dei dipendenti part-time attualmente a 18, 21 e 24 ore settimanali, che nonostante l’impegno e la professionalità non riescono più a garantire l’apertura di molti uffici comunali.

L’Assemblea ha fotografato lo stato d’animo dei lavoratori, molto provati dalla grave situazione finanziaria dell’Ente e infastiditi, soprattutto i dipendenti part-time, dalle dichiarazioni del sindaco che qualche settimana fa, durante un passaggio televisivo, li aveva definiti ex articolisti senza competenze.

La mozione conclusiva rispecchia l’andamento dell’assemblea: si attiverà una piattaforma comune agli atri Enti per incrementare a tutti i lavoratori part-time le ore lavorative almeno fino a 34 ore settimanali e si cercherà ancora una volta di ricomporre la frattura con l’Amministrazione comunale per risolvere le tante problematiche che attanagliano la categoria, senza escludere, in futuro, il ricorso ad azioni giudiziarie nei confronti dell’Ente.