A conclusione di una lunga attività investigativa iniziata nello scorso mese di agosto e che non si è ancora del tutto conclusa, Polizia Municipale e Genio Civile di Agrigento hanno messo i sigilli a una decina di pozzi abusivi. I pozzi finiti sotto sequestro sono ubicati in terreni privati delle contrade periferiche del Pisciotto, della Conca Ginisi e del Casalicchio. La contestazione riguarda vari aspetti. In primo luogo l’uso improprio che si è fatto dell’acqua estratta. Nel caso dei pozzi è infatti consentito solo l’utilizzo per usi irrigui del liquido ottenuto. Sarebbe invece stato accertato che l’acqua prelevata dai pozzi finiti sotto sequestro sarebbe stata rivenduta alle autobotti che nei periodi di carenza nella fornitura idrica riforniscono le abitazioni e i terreni privati. Dopo l’emungimento, nessun uso diverso da quello irriguo sarebbe consentito. In molti casi è stata inoltre riscontrata un’altra condotta illecita: l’escavazione di pozzi senza la richiesta e la concessione delle necessarie autorizzazioni. Pesanti le sanzioni comminate dal Genio civile che ha elevato verbali amministrativi da tremila euro per ogni singolo pozzo nei confronti dei proprietari dei fondi terrieri dove sono stati trovati gli allacci abusivi.
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