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Carenze idriche, i residenti di via Colombo hanno deciso di rivolgersi alla Prefettura di Agrigento alla luce di disagi divenuti insopportabili.

Noi sottoscritti condomini di via Colombo 13, 18, 28 e 38
premesso che:
1. dallo scorso mese di luglio l’erogazione dell’acqua pubblica nei nostri condomìni è sistematicamente carente e spesso assente
2. l’ormai prezioso liquido viene distribuito, al massimo, due volte alla settimana, per pochissimo tempo e con una portata bassissima, non sufficiente nemmeno a riempire le cisterne di cui ci siamo
provvisti proprio a causa di tale annoso problema che affligge tutta la popolazione licatese
3. i sottoscritti sono ormai allo stremo: non si è in grado di provvedere alle indispensabili esigenze igieniche degli anziani, dei disabili e dei bambini (i gabinetti sono sempre sporchi e non non si riesce a lavare adeguatamente neppure gli indumenti intimi)
4. tale situazione è ben conosciuta dagli amministratori comunali e da tutte autorità che hanno la responsabilità di porvi rimedio, le quali, però, seppur continuamente informati, non hanno posto in essere nessun tentativo atti a risolvere il problema, nemmeno il più logico e cioè quello di richiedere la dichiarazione dello stato di emergenza, che appare ormai l’unica soluzione possibile per far intervenire la protezione civile.
5. il rischio di diffusioni di epidemie connesse alla mancnza di igiene è ormai palese.
6. l’approvvigionamentto non è reso possibile nemmeno attraverso le autobotti private poichè queste ultime hanno, a loro volta, difficoltà a reperire l’acqua.

Ritenendo che le condotte dei responsabili siano penalmente perseguibili, CHIEDIAMO alla S.V. di accertarne le eventuali responsabilità per tutti i reati connessi a tali omissioni.
La presente viene inviata al signor Prefetto per gli eventuali provvedimenti di Sua competenza tesi a sanare l’incapacità di risolvere il grave problema da parte dell’amministrazione comunale.