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Per il sesto anno via alle iscrizioni alla Scuola di studi superiori per mediatori linguistici: tante le novità

Avviata la collaborazione con la Questura e altri enti locali, sarà possibile anche partecipare all’Erasmus

Sono aperte per il sesto anno ad Agrigento le iscrizioni alla Scuola di studi superiori per mediatori linguistici dell’associazione “Agorà Mundi”.

La triennale, che rappresenta una vera eccellenza in provincia, si avvale di docenti di altissimo livello e offre ai propri iscritti un percorso di formazione completo nello studio delle lingue araba, inglese, francese e spagnola oltre a tutte le altre materie curricolari previste dal piano di studi, e con un percorso di tirocinio convenzionato con i principali enti pubblici e privati, per immettere concretamente i laureati nel mondo del lavoro.

Le lezioni si svolgono ad Agrigento, nei locali dell’Empedocle consorzio universitario in via Quartararo. Le iscrizioni si chiuderanno a fine ottobre, qui è possibile accedere a tutte le informazioni: https://urly.it/3116-3.

“Quest’anno – spiega il direttore di Agorà Mundi Marcello Saja – abbiamo alcune novità rilevanti. La prima è che abbiamo stipulato un protocollo d’intesa con la Questura e avremo quindi diversi agenti che frequenteranno le lezioni interessati per affinare la propria preparazione professionale. E’ chiaro che tutto risponde alla nostra mission, cioè preparare professionisti che servano ad accogliere i migranti e li possano supportare in una fase successiva alla prima accoglienza. Altra novità sarà la possibilità ai nostri studenti di partecipare, oltre che ai tirocini formativi all’estero, anche all’Erasmus in altri paesi europei. Questo corso – conclude Saja – è una grande opportunità non solo per gli italiani ma soprattutto per le seconde generazioni, cioè figli di immigrati che abbiano già ottenuto il diploma di scuola media superiore”.

“Il nostro è un corso di studi professionalizzante, quindi con la laurea di primo livello si può lavorare con la pubblica amministrazione dopo l’iscrizione, ormai obbligatoria, all’albo regionale – spiega la docente Paola Savona La Sala -. Almeno il 90% degli oltre 100 mediatori formati in questi anni hanno subito trovato lavoro sia in ambito pubblico che privato. Particolarmente importante è chiaramente lo studio delle lingue: qui si affrontano inglese, francese, spagnolo e ovviamente l’arabo, cui sono dedicate 400 ore di lezioni, con tirocini formativi e stage all’estero. Si tratta di una conoscenza reale e immediatamente spendibile della lingua”.

Proprio per quanto riguarda l’arabo, gli studenti vengono seguiti da due docenti, di cui una madrelingua, ricevendo una formazione sia teorica che pratica della grammatica e del lessico. Non si tratta però solo della conoscenza delle lingue, ma piuttosto di acquisire strumenti per approcciarsi concretamente a un fenomeno sociale sempre più di portata epocale.

“Il ruolo del mediatore – conclude Savona La Sala – assume in quest’ottica un ruolo importante nella nostra società, perché si raggiunga la tanto auspicata, e necessaria, vera integrazione”.