Direttamente da Facebook arriva una testimonianza diretta della fase più acuta di scontri post Licata-Sancataldese. In particolare, dei tafferugli all’altezza della parte finale di corso Umberto quando l’arteria era attraversata da centinaia di autovetture alcune della quali colpite dalla sassaiola.

“Questo è il risultato di una tranquilla domenica di calcio che per la mia famiglia poteva trasformarsi in tragedia. Dopo la partita Licata-Sancataldese, mia moglie stava per accompagnare le mie figlie ad un compleanno, quando, forse anche per l’incuria mi dispiace dirlo delle forze dell’ordine che stavano gestendo il servizio d’ordine invece di farla transitare velocemente dalla zona di pericolo la fanno sostare. Così quando inizia la sassaiola verso il pullman dei tifosi supporter della Sancataldese si trova coinvolta in ciò che viene rappresentato dalla foto. Lasciando perdere il danno alla macchina che è credetemi il mio ultimo pensiero ma, se il masso non fermava la corsa nel poggiatesta avrebbe sicuramente colpito una delle bimbe o se non addirittura entrambe che come loro consuetudine prendono sempre posto dietro quando sono in macchina. Forse in quel momento qualcuno dall’alto le ha volute proteggere ed il peggio fortunatamente è stato evitato…pensate però il trauma subito!! Anche perché contestualmente è stato lanciato qualcosa che dal racconto di mia moglie ha preso fuoco (molto probabilmente un ordigno esplosivo), dà lì da donna coraggiosa incurante del feedback dato dal poliziotto mette in moto e scappa (se sì può dire) dalla zona pericolosa. Ripeto tutte stanno bene, ma da domani sarà un mio dovere morale da marito, padre e anche uomo di sport denunciare l’accaduto affinché i responsabili o il responsabile paghi come giusto che sia, perché per una rivalità sportiva o per una partita di calcio non può mettere a repentaglio la vita delle persone”.