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ClandestiniNelle ultime ore abbiamo assistito ad un aumento esponenziale degli approdi di migranti sulle coste siciliane. In provincia di Siracusa è stato superato il cinquantesimo sbarco; Porto Empedocle e Pozzallo sono diventate mete ordinarie di arrivo; stamattina a Catania abbiamo assistito alla tragedia della morte per annegamento di sei uomini. Sono migliaia le donne, gli uomini ed i bambini imbarcati in questi viaggi di speranza che durano da mesi e che diventano viaggi di disperazione e di morte. Neppure i numeri riescono più a rendere giustizia della disastro umanitario che giornalmente si consuma nei nostri mari. Neppure il Papa, con il suo accorato appello a Lampedusa, è riuscito a smuovere le coscienze. Punto fermo di fiducia e di intervento assistenziale, 24 ore su 24, sono stati e sono i Comitati della Croce Rossa Italiana in Sicilia. I Volontari ed i dipendenti C.R.I. sono impegnati, ciascuno per le proprie competenze, ad assicurare un’accoglienza ai migranti degna della loro condizione di essere umani. Vorrei che a loro, stanchi e stremati per il servizio che rendono senza sosta assieme ad altre benemerite associazioni umanitarie, giungesse forte l’incoraggiamento per l’opera che stanno portando avanti, opera improntata ai Principi di Umanità ed Imparzialità, sotto i quali l’intero Movimento Internazione di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa agisce, per alleviare le sofferenze di chi si trova in maggiore difficoltà e bisogno.

VALASTROCome Presidente Regionale della C.R.I. in Sicilia, mi sento anche in dovere di ricordare che le vite degli uomini, cittadini e migranti, anche se irregolari, sono tutte uguali e hanno tutte la stessa importanza. Stiamo parlando di vite, di storie di persone che scappano da situazioni di paura, di povertà, di instabilità politica che non dà certezze per il futuro, che vendono tutti i loro averi nei loro paesi perché pensano di trovare altrove una terra con maggiori opportunità. Non è nostro compito assicurare loro il lavoro o modificare le leggi esistenti, che rispettiamo. Ma è nostro preciso dovere aiutarli e non mandarli a morire!

Queste righe, probabilmente, si sono limitate a sottolineare l’ovvio, ma in questo momento anche l’ovvio è necessario. Ribadisco l’impegno dei Comitati C.R.I. della Sicilia ad essere ausiliari dei pubblici poteri, Prefetture, Comuni e Regione, nelle operazioni di aiuto e soccorso e, in particolare, in quelle necessarie di pianificazione (piano sbarchi, piano assistenza, adeguata informazione ai cittadini). Ribadisco il mio orgoglio nel rappresentare i Soci C.R.I. della Sicilia che agiscono senza sosta per mobilitare il potere dell’umanità.-

Rosario Valastro, Presidente Regionale C.R.I. della Sicilia