Pubblicità

Una riflessione dell’avvocato Giuseppe Glicerio sull’imminente festeggiamento patronale.

Ci è stata tolta la gioia di celebrare i riti della settimana santa e della Madonna Addolorata.
Per due anni abbiamo atteso e nei momenti più tristi abbiamo agognato di vedere la luce, abbiamo postato immagini e scritto per confortarci e superare l’angoscioso momento ed ora che volevamo celebrare assieme la Pasqua, la più importante delle solennità della cristianità, attraverso anche i riti della settimana santa, ci viene impedito di vivere quei momenti, anche se con qualche modifica.
Il danno alla Città ed ai licatesi è enorme e ciò sotto ogni profilo e non trova giustificazione il Covid.
Durante la celebrazione della messa a Sant’Agostino, per la Madonna Addolorata, la chiesa era colma e la parte antistante e sulla via Colombo ammassate centinaia di persone.
La Domenica delle Palme una processione si è mossa, con la confraternita del SS. Salvatore, proprio dalla Chiesa del Salvatore per raggiungere la chiesa di Sant’Angelo, con la presenza di molti fedeli e la chiesa del Patrono era piena e penso anche le altre Chiese.
Non commento, anche perché altrove si stanno svolgendo i riti della settimana santa, a Caltanissetta hanno già iniziato e poi ascoltiamo cosa avviene a Caltagirone, Mazzarino ecc e le interviste dei turisti fanno poi da corollario.
Ora non toglieteci anche la speranza di celebrare il santo patrono, sant’Angelo, con la dovuta processione.
Al mio Sindaco chiedo un atto distensivo, di rimettere ogni querela e così ai frati Carmelitani: “rimetti a noi i nostri debiti“ recitiamo nel Padre Nostro, “come noi li rimettiamo ai nostri debitori“.
Al mio Sindaco, al Sindaco della Città di Licata chiedo di incontrare i Carmelitani, sarebbe bello anche dopo la celebrazione della Via Crucis ovvero durante la celebrazione della messa della santa Pasqua a sant’Angelo, scambiarsi il segno della pace.
Ogni contesa può essere risolta con un tavolo conciliativo e non ricorrendo ai Tribunali.
Sindaco, Carmelitani e Curia non toglieteci la speranza di celebrare con i dovuti festeggiamenti il Santo Patrono della nostra Città, Licata, già altri ci hanno tolto la gioia di viveri i riti esterni della settimana santa.
Ricordo che per la processione non sono previste corse e si possono “cunnuciri” sia la teca, con i resti mortali del Santo Patrono, e sia l’Urna, considerato che il tempo forse non è sufficiente per ricomporre il Santo nella Sua urna.
A Licata i portatori sono tanti e sanno disciplinarsi, abbiamo i nostri Vigili Urbani, anche se sono ridotti ad un piccolo numero, sempre ottimi per disciplinare il traffico e poi possiamo contare su tante associazioni presenti nel territorio, affinchè il tutto possa svolgersi nel miglior modo possibile, non vanno dimenticate le altre forze dell’ordine presenti nel territorio.
Sindaco fai questo gesto e noi saremo accanto a te in processione.
Avvocato Giuseppe Glicerio