Il Sindaco con propria direttiva n° 105 del 5/10/2015 aveva dato avvio attraverso gli uffici competenti al percorso indicato dalla legge regionale n° 19 del 11/08/2015 che all’art. 5, comma 6 stabilisce: “I Comuni afferenti ai disciolti Ambiti Territoriali Ottimali presso i quali non sia determinato effettivamente l’implementazione sull’intero territorio di pertinenza della gestione unica di cui all’art. 147, comma 2, lett.b), del Decreto Legislativo n° 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni, con deliberazione motivata da assumere entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, possono adottare le forme gestionali del comma 7 dell’art. 4”.
Ritenendo l’argomento “acqua pubblica” fondamentale oltre che vitale per i propri concittadini, e dato atto che l’attuale gestione privata del servizio è risultata fallimentare a danno dei cittadini, l’Amministrazione Comunale, condividendo le premesse della legge Regionale n° 2/2013 all’art. 1 comma 1 che recita: “La Regione riconosce l’acqua quale patrimonio pubblico da tutelare e trattare in quanto risorsa limitata di alto valore sociale, ambientale, culturale, economico; considera, altresì, l’accesso all’acqua quale diritto umano, individuale e collettivo e indirizza prioritariamente i propri obiettivi alla salvaguardia dei diritti e delle aspettative delle generazioni future” garantirà il completamento dell’iter così come stabilisce la legge.