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Ristrutturazione teatro Re, la replica di Angelo Biondi al Sindaco Galanti.

Mi dispiace leggere quanto scrivi riferendoti al sottoscritto. I miei interventi, pochissimi in verità nei tre anni e più della tua sindacatura, sono sempre stati garbati e finalizzati a stimolare l’azione amministrativa della tua Giunta. Nella maggior parte dei casi, volevano essere dei suggerimenti per evitare che si perdessero importanti finanziamenti; suggerimenti ai quali hai ritenuto, non solo di non dare seguito, ma nemmeno un pur minimo cenno di risposta in spiegazione. Non ultimo quello inerente alla questione teatro comunale, sulla quale saresti potuto intervenire subito e dare le dovute assicurazioni sulla firma di un contatto, che non si spiga come mai, pronto da ottobre, sia rimasto fermo sulla scrivania dell’ex dirigente ing, Puleo (da te scelto), il quale non si è degnato di formalizzare prima di andare via. Si è dovuto aspettare dicembre, le pubbliche preoccupazioni di qualcuno e un funzionario compassionevole per evitare un’altra piccola catastrofe. Voglio ribadirti che miei sporadici interventi non hanno mai voluto essere di critica gratuita, né di mera polemica politica, tanto meno strumento di continua campagna elettorale. L’ultima campagna elettorale a cui ho partecipato, l’ho chiusa il giorno della tua elezione a sindaco, votandoti e invitando altri a votarti. Certo, speravo in un epilogo diverso, sono deluso che le tante aspettative, generate dal progetto che ti ha portato al vertice dell’amministrazione comunale, sono state disattese. Come molti altri licatesi, mi ero illuso che le condizioni, più uniche che rare, di avere contemporaneamente un sindaco e un licatese all’ARS, espressione dello stesso comune sentire, potessero, finalmente, dare alla nostra città opportunità mai avute. Tornando all’oggi, pur se ti fa specie, continuerò a mantenere la mia terzietà, intervenendo quando lo riterrò opportuno e al solo scopo di invitarti ad attenzionare piccoli e risolvibili problemi (per le questioni complesse continuerò ad estendermi). A tal proposito, ti segnalo la situazione di abbandono e degrado della nostra biblioteca comunale. Per chiudere, spero che da oggi in poi sarai più disponibile e solerte nel rispondere ai quei concittadini che legittimamente ti pongono appelli e quesiti, che tra l’altro è uno dei compiti del ruolo di sindaco.
P.s. Sul PUG, che dici?