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Continua la contestazione del consigliere comunale Calogero Scrimali a causa di risposte ritenute troppo vaghe alle richieste di accetto agli atti. Il consigliere ha scritto, tra gli altri, al Prefetto di Palermo e all’Assessorato regionale Autonomie Locali.

Oggetto: mancata esitazione delle richieste del 3.10.2022 (prot. 51481 e 51478), con le quali il consigliere comunale chiedeva di accedere ad informazioni sullo stato di salute finanziario del Comune di Licata.

Il sottoscritto Calogero Scrimali, nella qualità di consigliere comunale del Comune di Licata, deduce ed espone quanto di seguito riportato, eleggendo il proprio domicilio, ai fini del presente atto, presso la Presidenza del Consiglio comunale di Licata.
In data 3.10.2022, l’odierno scrivente, nell’esercizio del proprio mandato consiliare, presentava al Comune di Licata due distinte richieste, rispettivamente contraddistinte con il numero di protocollo 51481 e con il numero di protocollo 51478 (cfr. all. 1 e 2).
Con la prima richiesta chiedeva contezza sullo stato finanziario del Comune di Licata, richiedendo nello specifico l’ammontare dei debiti fuori bilancio esistenti in detto Comune. Al fine di avere una visione più completa sullo stato di salute finanziaria dell’Ente, con la seconda richiesta chiedeva di avere notizia sulla liquidità di cassa di cui può disporre il Comune di Licata.
Non avendo avuto alcuna risposta, lo scrivente era costretto ad inoltrare un sollecito con la sua nota del 19.10.2022, prot. 0054632 (cfr. all. 3).
Solo in esito a tale sollecito gli perveniva la risposta del Segretario Generale di detto Comune, con la nota del 28.10.2022, prot. 0056521 (cfr. all. 4).
Ebbene, la delusione è stata notevole nel prendere atto del contenuto di tale risposta segretariale. Infatti, il Segretario Generale si limitava a precisare che l’ammontare dei debiti fuori bilancio erano quelli riportati nel piano di riequilibrio finanziario e nel suo riadattamento (in precedenza redatti), senza più nulla aggiungere in merito ai debiti eventualmente insorti (ovvero più semplicemente rilevati) dopo la redazione di tale piano e senza peraltro precisare l’ammontare degli interessi passivi, medio tempore, maturati sulla massa debitoria riportata nel piano di riequilibrio finanziario e nel suo riadattamento. Analogamente, la risposta segretariale non risultava esaustiva in merito alla richiesta di notizie sulla disponibilità di cassa dell’Ente, atteso che il Segretario comunale si limitava a precisare che successivamente sarebbe stata fornita una risposta non appena sarebbero state assunte le necessarie informazioni dall’istituto di credito che svolge le funzioni di tesoreria comunale.
In esito a tale risposta del Segretario Generale, il sottoscritto, a tutela delle proprie prerogative e dei propri obblighi consiliari, non poteva fare a meno di esprimere tutto il suo disappunto, in considerazione del fatto che non veniva posto nelle condizioni svolgere il proprio mandato istituzionale con piena cognizione di causa.
Invero, con la nota del 7.11.2022, prot. 57704 (cfr. all. 5), si rivolgeva al Segretario Generale del Comune di Licata, avendo modo di rappresentare quanto di seguito testualmente riportato in estratto.
“…. è pervenuta la missiva segretariale del 28.10.2022, riportante il numero di protocollo 0056521. In merito a tale ultima missiva, in via preliminare, corre l’obbligo di precisare come la stessa abbia lasciato quasi del tutto inevase le richieste avanzate dall’odierno scrivente nell’esercizio del suo mandato consiliare, impedendogli, per ciò stesso, di poterlo esercitare con cognizione di causa.
Con la Sua citata nota di risposta, il sig. Segretario Generale ha addotto argomentazioni di carattere burocratese di certo non inoppugnabili e, comunque, non condivisibili soprattutto in merito a quanto dedotto circa l’asserita genericità di parte della richiesta inoltrata dallo stesso scrivente. A fronte di ciò, basti solo rilevare come la formulazione logico-sistematica della richiesta del 3.10.2022, prot. 51481, lasci chiaramente trasparire come la sua ratio sia inequivocabilmente indirizzata a conoscere da parte dello scrivente la complessiva situazione debitoria a cui risulta esposto il Comune di Licata.
Pertanto, Sig. Segretario, una mente raffinata come la Sua, avvezza ai più sottili ragionamenti giuridici, non poteva non coglierne il significato ultimo !
Per le ragioni sopra riportate, il sottoscritto non può che considerarsi del tutto insoddisfatto della Sua risposta e, per l’effetto di ciò, in forza della presente torna a reiterare le richieste già avanzate, con i rilievi di seguito riportati
Con riferimento specifico all’esposizione debitoria dell’Ente, Ella si è limitata ad evadere la richiesta dello scrivente limitandosi a richiamare la nota del 13.10.2022, prot. 53445, dell’ufficio finanziario. Tuttavia, con tale nota vengono richiamati, per relationem, solo i debiti già cristallizzati nel piano di riequilibrio (e di riadattamento), mentre nessuna ulteriore notizia viene data in merito ad ulteriori debiti, medio tempore, insorti ovvero relativamente agli interessi passivi maturati.
Ne consegue che, volendo soddisfare la Sua asserita pretesa di specificazione rispetto a quanto già richiesto dallo scrivente con la nota del 3.10.2022, prot. 51481, (per come è dato leggere nella Sua missiva oggi riscontrata) si precisa che il sottoscritto, nell’esercizio del suo mandato consiliare, Le avanza formale ed espressa richiesta di conoscere la complessiva situazione debitoria del Comune di Licata, richiedendoLe in particolare di specificare:
o l’ammontare dei debiti riportati nel piano di riequilibro finanziario e nel piano di riadattamento;
o l’ammontare degli eventuali ulteriori debiti, medio tempore, insorti o successivamente rilevati;
o l’ammontare degli interessi passivi, medio tempore, maturati sulla massa debitoria costituita dai due precedenti capoversi.
Con riferimento invece all’ulteriore richiesta finalizza a conoscere la liquidità di cassa (cfr. nota del 3.10.2022, prot. 51478), la risposta fornita dal Segretario Generale lascia del tutto basiti.
Infatti, è stato detto che si rimane in attesa di una risposta dell’istituto di credito che svolge le funzioni di tesoreria comunale. Una simile affermazione porta ad un duplice precipitato logico-amministrativo, che in ogni caso riveste carattere fortemente negativo. Invero, stando a tale risposta, se ne dovrebbe concludere che l’ufficio finanziario non è costantemente al corrente della situazione di cassa (ed in tal caso si dovrebbe rilevare una scarsa avvedutezza nella gestione delle risorse di cassa). Qualora invece si volesse disconoscere tale ultimo assunto non resterebbe che ripiegare sull’unica ipotesi alternativa ovvero se ne dovrebbe (o potrebbe) desumere che si è cercato una via traversa per non rispondere con immediatezza a quanto richiesto.
Tutto ciò detto, il sottoscritto reitera le richieste proprie del 3.10.2022, rispettivamente assunte al protocollo del Comune di Licata con il 51478 e con il n. 51481, con le specificazioni sopra riportate.
Tenuto conto che è già ampiamente decorso il termine di 5 giorni previsto dal reg. com. sul funzionamento del Consiglio comunale,
si diffida
il sig. Segretario Generale in indirizzo per esercitare il potere sostitutivo di cui all’art. 2, commi 9 ss, l.r. 7/2019, con tutti i relativi adempimenti entro i termini (dimezzati) previsti da tale norma regionale, significando che in caso di inutile decorso degli stessi ci si rivolgerà alla competente Autorità giudiziaria al fine di verificare se la condotta tenuta nel caso di specie (da chi doveva provvedere) possa integrare o meno gli estremi della fattispecie penale di cui all’art. 328 c.p. .
Infine, si invita il sig. Presidente del Consiglio comunale, quale rappresentante di tutti i consiglieri comunali ad attivarsi per fare rispettare le prerogative ed i diritti dello scrivente, quale consigliere comunale, atteso che allo stato dei fatti esse rimangono disattese.
Nonostante tutto ciò, ad oggi non è più pervenuta alcuna risposta. In proposito, si ritiene opportuno ricordare che il regolamento comunale sul funzionamento del Consiglio comunale di Licata prevede che le richieste di accesso inoltrate dai consiglieri comunali devono essere evase entro il termine di 5 giorni e nei casi più complessi entro 20 giorni.
Risulta evidente come tali termini siano ampiamenti decorsi, atteso che le due sopra indicate richieste di informazioni, presentate dallo scrivente quale consigliere comunale, risalgono al 3.10.2022.
In considerazione di tutto ciò, in atto il sottoscritto si trova a non essere in possesso di tutti i dati e le informazioni necessarie per svolgere il proprio mandato consiliare con cognizione di causa, vedendo così frustrate le proprie competenze di consigliere comunale.
Per tali ragioni, fermo restando la riserva di tutelare le proprie prerogative consiliari presso ulteriori sedi istituzionali, con la presente ci si rivolge agli Organi ed Enti in indirizzo, ognuno per le rispettive competenze, per intervenire in subiecta materia, affinchè si risolva la situazione di stallo sopra descritta e, nel contempo, si possa di verificare la ricorrenza di eventuali responsabilità lavorative da parte di chi doveva e non ha ottemperato a quanto dovuto.

Il consigliere comunale di Licata – Calogero Scrimali