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Avremmo volentieri fatto a meno di intervenire ma il dovere di giornalisti (seppur all’interno di un portale locale come il nostro) ci impone una riflessione e un appello ai nostri concittadini.

E’ il momento della responsabilità, del senso civico e del rispetto proprio e delle persone a noi più care. L’appello è rivolto soprattutto a quanti (studenti, operai, impiegati) stanno tornando dalle zone rosse o dal Nord in generale con autobus o treni. Il servizio sanitario siciliano non ha la stessa forza e lo stessa capacità di gestione di quelli lombardi, piemontesi, veneti o marchigiani. Qui si fatica a garantire l’ordinario. E l’attuale situazione di ordinario non ha proprio nulla. Per chi non è ancora tornato, resti dov’è. A casa. Al sicuro.

Chi torna si controlli, comunichi alle autorità sanitarie di essere rientrato da zone dove la diffusione del contagio è stata elevata. A casa tutti abbiamo un nonno, uno zio, un familiare con problemi di salute. Va fatto per loro, oltre che per sé stessi. E’ il modo migliore per dimostrare di volergli bene. La fuga di cervelli a ritroso rispetti queste regole perchè noi, qui in Sicilia, non siamo pronti. E rischiamo di farci molto male.

Le nostre abitudini devono cambiare. Abbiamo la responsabilità di farle cambiare. Ci vuole responsabilità. E attenzione.

Giuseppe Cellura