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Licata si sveglia quotidianamente sommersa dai rifiuti. Ho atteso pazientemente prima di intervenire affinché la politica avesse il tempo di intervenire: oggi, dopo le diverse segnalazioni effettuate dai cittadini e quandanche dal responsabile igiene pubblica dell’ASP di Agrigento, per il persistente pericolo per la salute pubblica, chiedo al Commissario del Comune di Licata di intervenire con forza e determinazione.
Chiedo la sospensione immediata dei pagamenti alla Dedalo Srr e l’affidamento alternativo della pulizia e sgombero delle strade dai rifiuti!
Gli organi amministrativi del Comune non hanno dimostrato di saper gestire la situazione di emergenza ereditata da una incapacità del passato di saper programmare le azioni di intervento in questo, come in altri settori. La gente è stanca e in prossimità della data di riapertura delle scuole, solo per fare un esempio, nelle zone immediatamente adiacenti all’ entrata delle stesse, persistono cumuli di rifiuti nauseabondi. Sarò costretto a rivolgermi agli uffici regionali per rappresentare la situazione ma vorrei tentare un’ultima volta affinché si risolva internamente la questione. Il Commissario non ci deluderà e dovrà agire con forza e senza esitazione e al più presto.  Commissario siamo in emergenza sanitaria!
Ed è anche una vergogna. Per noi che abitiamo a Licata e per i turisti che si trovano in visita nei nostri luoghi e che devono assistere a questo spettacolo. Mai siamo arrivati ad un così alto livello di sporcizia e cumuli di rifiuti. Tutte le zone, specialmente quelle periferiche sono gravemente coinvolte. In alcune strade non si riesce più a passare con i veicoli perché occupate dai rifiuti ed il fetore è percepibile ovunque ormai.
Ho sempre evidenziato l’opportunità di esternalizzare il servizio di raccolta ma la diatriba passata fra gestione in house o esternalizzazione del servizio con la vittoria prepotente della gestione in House (ignorando la scelta di un Consiglio comunale che deliberava l’inverso) ha di fatto sortito l’effetto di ingessare ulteriormente un sistema già malato, a discapito di noi cittadini. Non possiamo, non posso più attendere.

Carmelo Pullara