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La periferia licatese è da anni lastricata di rifiuti pericolosi con grandi quantità di amianto disseminate in varie parti della cerchia esterna. Adesso di questa situazione vengono investiti direttamente i proprietari di terreni privati sui quali – al termine di diversi sopralluoghi condotti durante le ultime settimane – sono stati riscontrati cumuli di inerti pericolosi. E per farlo, il Sindaco Pino Galanti ha emesso un’ordinanza “per la rimozione e lo smaltimento di rifiuti pericolosi depositati in modo incontrollato”. Il provvedimento rende note anche le particelle dove insistono i cumuli. Ma è giusto operare dei distinguo. Abbiamo infatti sentito alcuni dei proprietari degli appezzamenti che si sono visti notificare i provvedimenti dall’Ente e che in tutta questa vicenda, di fatto, si sentono parte lesa. “E’ da anni che dai nostri terreni togliamo a nostre spese ogni genere di rifiuti – ci fanno sapere – non abitando in queste zone tutto l’anno non possiamo averne il controllo h24 e adesso ci vediamo anche recapitare le intimazioni del Comune in caso di mancato nostro intervento”. I terreni in questione si trovano quasi tutti lontani dal centro e all’individuazione dei rifiuti pericolosi si è arrivati dopo sopralluoghi espletati dall’Arpa e dalla Polizia Municipale. L’Ente è perentorio nei confronti dei proprietari degli appezzamenti i quali dovranno “provvedere a propria cura e spese, entro il 30 Settembre, alla rimozione e allo smaltimento di tutti i rifiuti abbandonati e al ripristino dello stato dei luoghi con invito a comunicare all’Ente l’avvenuta esecuzione nel rispetto della vigente normativa”. Nel caso di mancata ottemperanza, sarà il Comune ad operare la bonifica salvo poi rivalersi sui proprietari. L’impressione è quella di trovarsi di fronte al classico rovescio della medaglia: da un lato il Comune vuole legittimamente ripulire le zone periferiche dalla presenza di materiale pericoloso, dall’altro i proprietari dei fondi sono spesso vittime a loro insaputa dell’abbandono selvaggio.