Dopo il primo premio alla seconda “Rassegna di teatro e musica – Settimana dello scolaro”, un nuovo riconoscimento è stato ottenuto dagli alunni del secondo circolo didattico “Domenico Provenzani” di Palma di Montechiaro che hanno portato più volte in scena, anche fuori dai confini comunali , in questi mesi lo spettacolo “Era il 3 maggio 1637”, che racconta la storia delle origini della cittadina del gattopardo.
Questa volta il riconoscimento per la scuola palmese è arrivato a Raffadali nel contesto della diciassettesima edizione del “Premio nazionale Alessio Di Giovanni”, settore scuola. La rappresentazione è il risultato finale di quattro progetti, finanziati dalla comunità europea, che hanno visto anche il coinvolgimento delle famiglie degli studenti. Gli abiti con i quali i ragazzi sono andati in scena, infatti, sono stati realizzati dalle mamme degli studenti. I quattro progetti riguardavano il teatro, la pittura, il coro e il cucito che si sono assai bene integrati nella rappresentazione teatrale. A rappresentare la scuola, oltre il dirigente scolastico Ernesta Gugliotta che ha ritirato una pergamena, sono stati scelti due alunni Felice Bugia e Elisabetta Elefante che hanno improvvisato dei versi tratti dallo spettacolo teatrale.
Grande soddisfazione è stata espressa dal dirigente scolastico Gugliotta: “Questo è l’ennesimo riconoscimento che la scuola ha conseguito grazie alla collaborazione e all’impegno dei docenti e delle famiglie, oltre che dei ragazzi. Particolare soddisfazione la esprimo anche per la tematica che la rappresentazione teatrale affrontava, ovvero la tradizione, la storia e la cultura del territorio palmese che questo spettacolo è stato in grado di divulgare al di fuori dei confini comunali.
Nel corso della serata un secondo riconoscimento è stato assegnato alla comunità di Palma di Montechiaro per l’attività della biblioteca comunale Giovanni Falcone cui è andato il premio speciale per la Promozione culturale. Anche per la biblioteca di Palma, guidata dalla direttrice Provvidenza Maria Mogavero, ennesimo riconoscimento dell’eccellente lavoro svolto negli anni.