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Nel mondo occupazionale italiano sta assumendo un ruolo sempre più centrale la somministrazione del lavoro che, come confermato dall’ultimo rapporto di Assolavoro Datalab, ha fatto registrare notevoli passi avanti negli ultimi anni con una crescita confermata nel 2024.

Partendo proprio dal rapporto menzionato, possiamo scattare una fotografia della somministrazione di lavoro, una forma contrattualistica che piace sempre di più alle aziende. Nel 2023 si è registrato un aumento della retribuzione oraria media lorda a 13,4 euro, con una crescita del 3,9% rispetto all’anno precedente. Bene anche la retribuzione mensile lorda, salita dai 1.541 euro del 2022 ai 1.584 del 2024, con una crescita del 2,8%. Cala invece il totale delle ore lavorate.

Dal rapporto emerge un altro dato significativo: il 53,8% delle persone che trovano lavoro tramite la somministrazione è composto da giovani under 35. Questo significa che sono soprattutto i giovani alla prima esperienza lavorativa, o che comunque hanno un’esperienza limitata nel mondo del lavoro, a cercare occupazione tramite la somministrazione. Un dato che sicuramente interesserà le aziende alla ricerca di personale giovane e motivato, che possono usufruire di tutti i vantaggi offerti dalla forma contrattualistica del lavoro in somministrazione.

Restando sull’aspetto demografico, i lavoratori over 50 che trovano occupazione con la somministrazione rappresentano il 15,6%, mentre i giovani under 24 rappresentano il 21,1%. Molto positivi anche i numeri che riguardano le donne, che rappresentano il 41% della forza lavoro in somministrazione nel 2023.

Benché i numeri siano in crescita, molti addetti ai lavori hanno sottolineato che la somministrazione del lavoro è una pratica ancora poco sfruttata e che ha ancora molte potenzialità inespresse. Le aziende dovrebbero quindi conoscere, informarsi e sfruttare questa forma di contratto che porta benefici e vantaggi per tutte le parti chiamate in cause.

Da un punto di vista geografico, il Nord Ovest dell’Italia rappresenta la zona che più di tutte utilizza il lavoro in somministrazione, assorbendo il 41,1% degli occupati. Il Nord Est invece ha fatto registrare un leggero calo, con il 31,1% della domanda, mentre il Sud è arrivato ad una percentuale del 12% degli occupati. Leggero calo anche al Centro, dove la somministrazione di lavoro ha assorbito il 15,7% dei lavoratori.

Il settore terziario, che assorbe il 51,3% degli occupati, continua ad essere quello più gettonato. Nello specifico il 45,9% degli occupati confluisce nell’industria e un altro 2,5% nelle costruzioni. Il 52% dei somministrati ha un titolo di studio medio o elevato, mentre il 56,7% ha almeno un diploma di istruzione secondaria superiore. I laureati o le persone in possesso di un titolo di istruzione terziaria compongono il 12,5% degli occupati in somministrazione.

Questa panoramica, supportata da dati e percentuali, può essere d’aiuto alle aziende che vogliono progettare le loro prossime assunzioni tramite la somministrazione di lavoro. Dando uno sguardo ai trend del momento diventa più facile capire come e quali aree del proprio business rinforzare, avvalendosi della preziosa collaborazione delle agenzie del lavoro che forniscono personale qualificato e professionale tagliando i costi relativi alla selezione del personale.