I consiglieri comunali del gruppo consiliare Restart – Movimento 5 Stelle di Licata manifestano grande preoccupazione per le notizie di stampa regionale che vedrebbe il Comune di Licata al centro di un sistema politico affaristico che si sarebbe mosso per ottenere illecitamente vantaggi economici personaliinvece di lavorare nell’interesse dei cittadini.

Abbiamo atteso qualche giorno prima di prendere posizione, nonostante molti Licatesi ci chiedessero a gran voce di intervenire, sia perché crediamo fortemente nel principio di noncolpevolezza, sia perché speravamo che le posizioni venissero chiarite dai diretti interessati.

In assenza di dichiarazioni ufficiali, ed in attesa che le indagini facciano il loro corso, non ci resta che ribadire che alla Magistratura spetta il compito di perseguire i reati, mentre alla Politica spetta il compito di adoperarsi nell’interesse dei cittadini e non per finalità proprie.  

In questi anni diverse volte, come consiglieri comunali, per quelle che erano le nostre competenze abbiamo chiesto al Sindaco spiegazioni sulla gestione della cosa pubblica, ed in particolare sugli affidamenti diretti, sulla acquisizione dell’APEA, nonostante fosse vietata dall’art. 14 del TUSP, sulla rimozione dell’edicola di Piazza Progresso, nonostante fosse inserita nel piano delle alienazioni, sulla rendicontazione delle spese eseguite in emergenza dopo lo straripamento del fiume salso nell’ottobre 2024.

La Politica si alimenta della fiducia dei cittadini, e la fiducia dei Licatesi oggi è messa a dura prova dalle notizie di stampa secondo cui ci sarebbero alcuni amministratori del Comuneindagati.

Adesso attendiamo che venga convocato, per come stabilito dalla conferenza dei capigruppo, un consiglio comunale aperto per metà giugno, in modo da ribadire in maniera chiara e netta che Licata merita Amministratori che lavorino per il bene comune nel rispetto della legge.