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Si è costituito a Licata il Comitato per il NO al referendum costituzionale confermativo del prossimo 20 e 21 settembre che prevede il “taglio” dei deputati da 630 a 400 e dei senatori da 315 a 200.
La riduzione del numero dei parlamentari è stata presentata come un gigantesco vaffa… alla politica e ai suoi costi, ma, a ben guardare, non rappresenta nessun vantaggio concreto per i cittadini ed anzi finisce per essere un vero e proprio boomerang.
Ridurre il numero dei parlamentari produce una riduzione di costo minimo, pari a € 1,35 per cittadino, non migliora l’efficienza del parlamento, che rimane con un sistema bicamerale perfetto con la spola di ogni legge tra camera e senato;
non migliora la qualità degli eletti, che rimangono nominati dai capi partito spesso su criteri di fedeltà politica più che di rappresentanza del tessuto sociale;
non contribuisce a legare i parlamentari al territorio ma anzi li allontana perché i collegi saranno necessariamente più ampi e il rapporto tra abitanti e deputati ci vedrà ultimi in Europa con uno 0,7 contro lo 0,8 della Spagna e lo 0,9 di Francia e Germania.
Insomma si intacca pesantemente la rappresentanza politica e di conseguenza la qualità della nostra democrazia in un momento storico in cui si dovrebbe andare nella direzione perfettamente opposta e cioè quella di rafforzare l’efficienza e la credibilità delle istituzioni, legare gli eletti al territorio, fare contare di più il voto dei cittadini anziché delegare le decisioni a pochi oligarchi di partito o lobbisti, o mafiosi.
Per tutti questi motivi il Comitato per il No al taglio del Parlamento organizza, nel rispetto delle norme anticovid 19 (Mascherina e distanziamento), un incontro sit – in con la città per sabato 12 settembre alle ore 18.30 in piazza Matteotti a Licata, per promuovere il NO al referendum costituzionale.

Comitato per il NO al “taglio” del Parlamento