Pubblicità

banner_redditoSposando un’idea di Libera, anche il Comune aderirà alla campagna “Cento giorni per un reddito di dignità” contro la povertà e le mafie. L’impegno di Palazzo di Città è stato anticipato dal commissario straordinario Maria Grazia Brandara. “Mi sembra corretto che anche a Licata venga promossa questa campagna – le sue parole – martedì farò una direttiva a cui però dopo dovrà seguire una raccolta di firme tra la popolazione. Condivido in assoluto la proposta di Libera che mira ad assicurare quantomeno un tetto e di che cibarsi alle fasce più deboli della società”. L’attuale vertice istituzionale dell’Ente si è inoltre “augurata che l’iter venga proseguito anche dall’amministrazione che si andrà ad insediare prossimamente”. La campagna lanciata da Libera ha già trovato l’adesione di un comune. “Monterotondo è il primo in Italia ad aderire e promuovere la petizione sul reddito di dignità lanciata da Libera e Gruppo Abele – si legge sul sito di Libera – tramite la campagna Miseria Ladra sul proprio territorio con una delibera approvata lo scorso 31 marzo”. Adesso potrebbe toccare anche a Licata. L’impegno del commissario Brandara è quanto mai deciso e già martedì verrà messa nero su bianco la direttiva di adesione al progetto che dovrà poi giocoforza essere pubblicizzato nella cittadinanza. “Il Reddito Minimo o di Cittadinanza – scrive ancora Libera – garantisce uno standard minimo di vita per gli individui e per i nuclei familiare di cui fanno parte che non hanno adeguati strumenti di supporto economico”.