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Lotta al “fenomeno” randagismo alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno scosso tutta l’isola e in particolare la provincia di Ragusa e la città di Scicli e Modica, il presidente dell’associazione “I Delfini” Angelo Rinascente scrive al Presidente della Regione Musumeci.

Alla luce di quanto accaduto a Scicli e di quanto in passato ha lasciato tracce indelebili sulla memoria dell’uomo causando morte, avvelenamenti, aggressioni e circostanziando di fatto una problematica seria (randagismo) da affrontare subito e con mezzi e strumenti d’immediata attuazione.

Ho deciso di scriverLe questa lettera col cuore in mano e il pianto agli occhi, consapevole che la sua persona non abbia colpe sull’attuale situazione che affiora da una cattiva gestione del territorio ma con la certezza che Ella rappresenta per tutti noi siciliani una grande speranza per gli annosi e riluttanti problemi che inesorabilmente avvolgono la nostra isola.

Comprendo gli innumerevoli impegni istituzionali che la stringono in una morsa, le tante assillanti questioni burocratiche e tecniche, i pressanti problemi economici e sociali e infine una politica di rare capacità organizzative ma, il mio ruolo m’impone di essere presente col cuore ma anche con la mia coscienza e m’impone di tentare un approccio che ponga la questione del randagismo attraverso una ricerca immediata di strumenti efficaci e risolutivi.

PRESIDENTE oggi il randagismo rappresenta non una piaga sociale per la nostra regione ma contestualizza una profonda inciviltà sociale, e questo proprio nella nostra sicilia che è stata centro di commercio e scambi internazionali, patria dominata e dominatrice di tante culture e tradizioni, popolo e terra accogliente, sensibile, disponibile.

PRESIDENTE non possiamo concedere altro spazio al “fenomeno” randagismo. Prima di tutto perché garantire l’incolumità fisica dei cittadini è e deve rappresentare la certezza della sua amministrazione e poi perché gli animali vaganti sul nostro territorio abbiano ogni necessario strumento di controllo e sopravvivenza.

PRESIDENTE è una questione morale. Affrontare seriamente circostanziando fatti e strumenti di lotta e contrasto al randagismo è una necessità. La questione va affrontata subito anche ricercando nelle ASP (servizio veterinario) e nei Comuni eventuali responsabilità in merito. Le istituzioni spesso e volentieri si sottraggono alle loro funzioni essendo di fatto impuniti e non di rado lasciano e demandano ad altri quello che è altresì un loro dovere istituzionale e ancor prima morale.

PRESIDENTE non possiamo permettere ancora che si verifichino casi di intolleranza verso gli animali ma non possiamo permettere che vittime innocenti, bambini, anziani, donne e uomini perdano la vita nella sventura di un incontro consuetudinario che l’uomo, incapace di contrastare e controllare, ha concesso di essere situazione permanente.

PRESIDENTE ritengo che Lei, da padre di famiglia, comprenderà bene e appieno la disperazione e la rabbia di un genitore a cui la nostra indifferenza ha tolto per sempre l’amore e la pace di un figlio.

Non possiamo ancora aspettare, demandare, sperare, occorre fermezza, occorre volontà, occorre che ognuno di noi si metta una mano sulla coscienza e chieda perdono per i tanti morti scannati in questi anni dai cani, a cui non diamo colpe essendo l’uomo il primo vero artefice di ogni processo, di ogni condizione, di ogni disperazione.

Angelo Rinascente – Presidente associazione “I Delfini”